Ruzante sulle scene del ‘900 nasce da un progetto di catalogazione di tutti i materiali, per la gran parte inediti, relativi agli spettacoli che nell’arco di oltre un secolo hanno fatto rivivere sulla scena la figura e l’opera di Angelo Beolco. Ad un sintetico inquadramento introduttivo segue un catalogo costituito da centosessanta schede che illustrano altrettante messinscene, datate dal 1902 al 2005: un percorso che muove dalle esperienze dei grandi protagonisti della regia europea d’inizio Novecento (come Copeau e Dullin) e si spinge fino alle messinscene più recenti, che oltre ad aprire nuove modalità interpretative spesso si confrontano con la memoria tramandata dagli artisti del passato. Dalla minuziosa raccolta di dati emerge la figura di un Ruzante che, lungi dall’essere limitato alla comprensione entro un preciso ambito geografico, offre sempre nuovi impulsi alla creazione artistica, incarnandosi in poetiche e contesti sempre originali, come si addice ai più fortunati testi dei classici. La maggior parte delle schede, che offrono informazioni dettagliate sui diversi allestimenti, è corredata da una selezione di giudizi critici e da materiale iconografico (foto di scena, bozzetti, riproduzione delle locandine): l’articolato percorso conduce il lettore sul filo della memoria ruzantiana attraverso diversi ambiti culturali, lungo tutto il Novecento, ma anche incontro a differenti modalità registiche e a molteplici approcci a Ruzante. Progetto e coordinamento di C. Grazioli. Le sezioni firmate "(s. b.)" sono di Simona Brunetti, quelle firmate "(m. m.)" di Marzia Maino. Gli apparati sono a cura di Simona Brunetti.
Ruzante sulle scene del '900
BRUNETTI, SIMONA;
2006-01-01
Abstract
Ruzante sulle scene del ‘900 nasce da un progetto di catalogazione di tutti i materiali, per la gran parte inediti, relativi agli spettacoli che nell’arco di oltre un secolo hanno fatto rivivere sulla scena la figura e l’opera di Angelo Beolco. Ad un sintetico inquadramento introduttivo segue un catalogo costituito da centosessanta schede che illustrano altrettante messinscene, datate dal 1902 al 2005: un percorso che muove dalle esperienze dei grandi protagonisti della regia europea d’inizio Novecento (come Copeau e Dullin) e si spinge fino alle messinscene più recenti, che oltre ad aprire nuove modalità interpretative spesso si confrontano con la memoria tramandata dagli artisti del passato. Dalla minuziosa raccolta di dati emerge la figura di un Ruzante che, lungi dall’essere limitato alla comprensione entro un preciso ambito geografico, offre sempre nuovi impulsi alla creazione artistica, incarnandosi in poetiche e contesti sempre originali, come si addice ai più fortunati testi dei classici. La maggior parte delle schede, che offrono informazioni dettagliate sui diversi allestimenti, è corredata da una selezione di giudizi critici e da materiale iconografico (foto di scena, bozzetti, riproduzione delle locandine): l’articolato percorso conduce il lettore sul filo della memoria ruzantiana attraverso diversi ambiti culturali, lungo tutto il Novecento, ma anche incontro a differenti modalità registiche e a molteplici approcci a Ruzante. Progetto e coordinamento di C. Grazioli. Le sezioni firmate "(s. b.)" sono di Simona Brunetti, quelle firmate "(m. m.)" di Marzia Maino. Gli apparati sono a cura di Simona Brunetti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.