Il libro affronta l’analisi della più nota opera teatrale di Alexandre Dumas fils e il processo di diffusione che ne ha decretato il successo sulla scena italiana nel corso del secondo Ottocento. Costituendo per molte attrici un’occasione per dimostrare la propria abilità tecnica nella concezione della protagonista, La signora dalle camelie (1852) penetra nella penisola secondo modalità che privilegiano le esigenze sceniche delle compagnie itineranti a scapito dell’aderenza al dettato dell’Autore. Nonostante nel corso del tempo compaiano altre traduzioni del testo più fedeli all’originale, curiosamente è sempre l’adattamento di Luigi Enrico Tettoni (1852), una libera versione fortemente modificata, a essere utilizzato. Ciò lascia supporre che la prassi scenica del grande attore, legata inscindibilmente al sistema dei ruoli, condizioni per più di cinquant’anni l’interpretazione della pièce. Le attrici italiane, che delineano la figura di Margherita lasciando in ombra il tipo della cortigiana, si dimostrano quanto mai interessate al decoro del personaggio, sacrificandone la complessa stratigrafia.
Il palcoscenico del secondo Ottocento italiano: "La signora dalle camelie"
BRUNETTI, SIMONA
2004-01-01
Abstract
Il libro affronta l’analisi della più nota opera teatrale di Alexandre Dumas fils e il processo di diffusione che ne ha decretato il successo sulla scena italiana nel corso del secondo Ottocento. Costituendo per molte attrici un’occasione per dimostrare la propria abilità tecnica nella concezione della protagonista, La signora dalle camelie (1852) penetra nella penisola secondo modalità che privilegiano le esigenze sceniche delle compagnie itineranti a scapito dell’aderenza al dettato dell’Autore. Nonostante nel corso del tempo compaiano altre traduzioni del testo più fedeli all’originale, curiosamente è sempre l’adattamento di Luigi Enrico Tettoni (1852), una libera versione fortemente modificata, a essere utilizzato. Ciò lascia supporre che la prassi scenica del grande attore, legata inscindibilmente al sistema dei ruoli, condizioni per più di cinquant’anni l’interpretazione della pièce. Le attrici italiane, che delineano la figura di Margherita lasciando in ombra il tipo della cortigiana, si dimostrano quanto mai interessate al decoro del personaggio, sacrificandone la complessa stratigrafia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.