Grande umanista e riformatore a fianco di M. Lutero, fu l’autore della Confessio augustana e di numerose opere su quasi tutte le discipline note a quel tempo, dalla teologia alla fisica. Il padre di Melantone faceva l'armaiolo e apparteneva a una antica famiglia di artigiani; la nonna Elisabeth era sorella di J. Reuchlin. Dopo i primi studi Melantone si recò a Heidelberg nel 1509, dove, accolto da P. Spangel già scolaro di R. Agricola e docente alla facoltà teologica, divenne baccelliere nel 1511. Nel 1512 si portò a Tubinga, dove proseguì con molta diligenza i suoi studi umanistici e filosofici, pur non tralasciando di occuparsi di giurisprudenza, matematica, astronomia e perfino di medicina. Magister nel 1514, sempre più si approfondì nella teologia, nella patristica e nello studio del Nuovo Testamento. In quello stesso anno, su raccomandazione di Reuchlin, ottenne la cattedra di greco nell'Università di Wittenberg; ivi subì l'influsso della forte personalità di M. Lutero, e in polemica con J. Eck (Defensio contra Johannem Eckium) formulò la tesi della Bibbia come suprema autorità dottrinale. Ben presto divenne amico di Lutero. Nel 1519 diventò baccelliere in teologia; i suoi Loci communes rerum theologicarum seu hypotyposes del 1521 (Corpus Reformatorum [CR], vol. 21), suggeriti dallo studio della lettera paolina ai Romani, rappresentano il primo inquadramento della teologia luterana: trattano del peccato, della grazia, del libero arbitrio e della rigenerazione. L'opera fu in seguito ampliata.

Melantone, Filippo

POZZO, Riccardo;
2006-01-01

Abstract

Grande umanista e riformatore a fianco di M. Lutero, fu l’autore della Confessio augustana e di numerose opere su quasi tutte le discipline note a quel tempo, dalla teologia alla fisica. Il padre di Melantone faceva l'armaiolo e apparteneva a una antica famiglia di artigiani; la nonna Elisabeth era sorella di J. Reuchlin. Dopo i primi studi Melantone si recò a Heidelberg nel 1509, dove, accolto da P. Spangel già scolaro di R. Agricola e docente alla facoltà teologica, divenne baccelliere nel 1511. Nel 1512 si portò a Tubinga, dove proseguì con molta diligenza i suoi studi umanistici e filosofici, pur non tralasciando di occuparsi di giurisprudenza, matematica, astronomia e perfino di medicina. Magister nel 1514, sempre più si approfondì nella teologia, nella patristica e nello studio del Nuovo Testamento. In quello stesso anno, su raccomandazione di Reuchlin, ottenne la cattedra di greco nell'Università di Wittenberg; ivi subì l'influsso della forte personalità di M. Lutero, e in polemica con J. Eck (Defensio contra Johannem Eckium) formulò la tesi della Bibbia come suprema autorità dottrinale. Ben presto divenne amico di Lutero. Nel 1519 diventò baccelliere in teologia; i suoi Loci communes rerum theologicarum seu hypotyposes del 1521 (Corpus Reformatorum [CR], vol. 21), suggeriti dallo studio della lettera paolina ai Romani, rappresentano il primo inquadramento della teologia luterana: trattano del peccato, della grazia, del libero arbitrio e della rigenerazione. L'opera fu in seguito ampliata.
2006
9788845257780
logica; retorica; Rinascimento
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