Molto è stato scritto e molto ci sarebbe ancora da discutere sia in prospettiva sociolinguistica sul diverso stato di conservazione delle tre varietà cimbre ancora attestate nelle enclavi di Luserna (TN), Giazza (VR) e Roana (VI), sia in chiave storica sull’origine di queste isole linguistiche. Nella prospettiva di analisi qui prescelta prescinderemo dalle domande aperte su questi due fronti di indagine e ci concentreremo sul valore intrinseco del cimbro come laboratorio privilegiato per lo studio della variazione linguistica in diacronia e sincronia, scegliendo di investigare su alcuni fenomeni sintattici di rilievo, quali: i) la restrizione del verbo in seconda posizione (V2); ii) la discontinuità del complesso verbale (Klammerbildung); iii) l’obbligo di esprimere il soggetto pronominale. Per quanto riguarda la variazione diacronica concentreremo la nostra attenzione sul confronto fra i dialetti dell’alto tedesco antico (Althochdeutsch), il cimbro documentato nella traduzione del catechismo del 1602 e la variante cimbra attualmente attestata in Lessinia (cfr. § 2.); per quanto riguarda la variazione sincronica partiremo dal confronto romanzo - germanico (cfr. § 1) per arrivare a considerare alcune importanti variazioni fra standard e dialetto sia in ambito italiano (cfr. § 3.), sia in ambito tedesco (cfr. § 4).
Il Cimbro come laboratorio d'analisi per la variazione linguistica in diacronia e sincronia
TOMASELLI, Alessandra
2004-01-01
Abstract
Molto è stato scritto e molto ci sarebbe ancora da discutere sia in prospettiva sociolinguistica sul diverso stato di conservazione delle tre varietà cimbre ancora attestate nelle enclavi di Luserna (TN), Giazza (VR) e Roana (VI), sia in chiave storica sull’origine di queste isole linguistiche. Nella prospettiva di analisi qui prescelta prescinderemo dalle domande aperte su questi due fronti di indagine e ci concentreremo sul valore intrinseco del cimbro come laboratorio privilegiato per lo studio della variazione linguistica in diacronia e sincronia, scegliendo di investigare su alcuni fenomeni sintattici di rilievo, quali: i) la restrizione del verbo in seconda posizione (V2); ii) la discontinuità del complesso verbale (Klammerbildung); iii) l’obbligo di esprimere il soggetto pronominale. Per quanto riguarda la variazione diacronica concentreremo la nostra attenzione sul confronto fra i dialetti dell’alto tedesco antico (Althochdeutsch), il cimbro documentato nella traduzione del catechismo del 1602 e la variante cimbra attualmente attestata in Lessinia (cfr. § 2.); per quanto riguarda la variazione sincronica partiremo dal confronto romanzo - germanico (cfr. § 1) per arrivare a considerare alcune importanti variazioni fra standard e dialetto sia in ambito italiano (cfr. § 3.), sia in ambito tedesco (cfr. § 4).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.