L’articolo analizza alcuni passi della traduzione italiana del Criticón di Baltasar Gracián, pubblicata a Venezia presso Niccolò Pezzana nel 1685 e ristampata almeno altre cinque volte fino al 1745. Il traduttore Giovan Pietro Cattaneo incontra molteplici difficoltà e le soluzioni adottate sono particolarmente significative. Al di là delle sostituzioni, delle omissioni, delle censure, delle riscritture, del “giuocare d’ingegno” di Cattaneo, elementi di contrapposizione altamente significativi tra la realtà culturale italiana e quella spagnola, la traduzione italiana del Criticón, proprio per le caratteristiche del testo spagnolo, è, soprattutto, uno straordinario emporio, mai indagato ed esplorato, della lingua italiana. Nella traduzione del Criticón la lingua italiana compete e si misura con quella spagnola di Gracián. Emblematica è la traduzione del “qutildequé” che, simbolo del parlare a vanvera (una sorta di “blablabla” personificato), viene tradotto da Cattaneo con un termine, “blittri”, di cui si fornisce un excursus a metà tra linguistico e filosofico.

"Giuocare d’ingegno": omissioni, sostituzioni e censure nella traduzione del Criticón

GAMBIN, Felice
2007-01-01

Abstract

L’articolo analizza alcuni passi della traduzione italiana del Criticón di Baltasar Gracián, pubblicata a Venezia presso Niccolò Pezzana nel 1685 e ristampata almeno altre cinque volte fino al 1745. Il traduttore Giovan Pietro Cattaneo incontra molteplici difficoltà e le soluzioni adottate sono particolarmente significative. Al di là delle sostituzioni, delle omissioni, delle censure, delle riscritture, del “giuocare d’ingegno” di Cattaneo, elementi di contrapposizione altamente significativi tra la realtà culturale italiana e quella spagnola, la traduzione italiana del Criticón, proprio per le caratteristiche del testo spagnolo, è, soprattutto, uno straordinario emporio, mai indagato ed esplorato, della lingua italiana. Nella traduzione del Criticón la lingua italiana compete e si misura con quella spagnola di Gracián. Emblematica è la traduzione del “qutildequé” che, simbolo del parlare a vanvera (una sorta di “blablabla” personificato), viene tradotto da Cattaneo con un termine, “blittri”, di cui si fornisce un excursus a metà tra linguistico e filosofico.
2007
9788884535733
Gracián; traduzione de El Criticón di Giovan Pietro Cattaneo
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