La descrizione del rito di ingresso del patriarca di Aquileia nella diocesi suffraganea veronese – avvenuto nel 1334 subito dopo la nomina al patriarcato del francese Bertrando di Saint-Geniès – consente di analizzare il difficile rapporto fra i vescovi della città atesina e il capitolo della cattedrale. Tale rito infatti, non riscontrabile con uguale ‘pompa’ nelle altre sedi suffraganee dell’Italia nord-orientale, è correlato al fatto, piuttosto singolare nel contesto ecclesiastico medievale, che l’autorità di riferimento dei canonici della cattedrale di Verona non era il locale ordinario diocesano bensì il patriarca di Aquileia, cui l’intero corpo canonicale era assoggettato, in una posizione di sostanziale e inconsueta autonomia nei confronti del vescovo.
Bertrando di Saint-Geniès patriarca di Aquileia e il suo ingresso nella città di Verona (1334)
ROSSI, Mariaclara
2005-01-01
Abstract
La descrizione del rito di ingresso del patriarca di Aquileia nella diocesi suffraganea veronese – avvenuto nel 1334 subito dopo la nomina al patriarcato del francese Bertrando di Saint-Geniès – consente di analizzare il difficile rapporto fra i vescovi della città atesina e il capitolo della cattedrale. Tale rito infatti, non riscontrabile con uguale ‘pompa’ nelle altre sedi suffraganee dell’Italia nord-orientale, è correlato al fatto, piuttosto singolare nel contesto ecclesiastico medievale, che l’autorità di riferimento dei canonici della cattedrale di Verona non era il locale ordinario diocesano bensì il patriarca di Aquileia, cui l’intero corpo canonicale era assoggettato, in una posizione di sostanziale e inconsueta autonomia nei confronti del vescovo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.