Il giurista trentino Carlantonio Pilati (1733-1802) è stato uno dei più attivi protagonisti della cultura europea della seconda metà del Settecento. Autore poliglotta, viaggiatore infaticabile, giurista, storico, giornalista, letterato, uomo dagli interessi molteplici e dalle letture onnivore e disordinate, lettore critico di Montesquieu, rigoroso razionalista, ma anche uomo di forti e spesso violente passioni, al tempo stesso spirito cosmopolita, ma fino agli ultimi anni di vita profondamente legato alla sua terra e alle sue radici trentine, fautore delle riforme, ma al tempo stesso capace di richiamarsi al diritto comune e alle antiche libertà per opporsi alla politica accentratrice dei vescovi-sovrani di Trento, Pilati ci appare oggi una personalità più affascinante proprio perché più complessa e non definitivamente risolta. Mediatore fra mondo tedesco e mondo italiano e “uomo di confine” sotto tutti gli aspetti, Pilati viene restituito ora ad una dimensione più ricca sulla base delle ricerche di specialisti di varie discipline: dai saggi che compongono il volume emerge infatti un quadro variegato e non privo di sorprese. Questo volume vuole ricordare a chi è interessato non solo alla storia del proprio paese, ma a quella di un’Europa che con fatica e tenacia si sta progressivamente costruendo – superando barriere, steccati e diffidenze reciproche – che una comune identità può essere conquistata solo a partire da alcuni dei valori e dei principi che animavano il pensiero e l’opera di un uomo come Carlantonio Pilati; attraverso uno scambio intellettuale capace di superare le frontiere geografiche, politiche e religiose, nel segno del cosmopolitismo, ma senza annullare le reciproche differenze.
Carlantonio Pilati. un intellettuale trentino nell'Europa dei Lumi
ROMAGNANI, Gian Paolo;
2005-01-01
Abstract
Il giurista trentino Carlantonio Pilati (1733-1802) è stato uno dei più attivi protagonisti della cultura europea della seconda metà del Settecento. Autore poliglotta, viaggiatore infaticabile, giurista, storico, giornalista, letterato, uomo dagli interessi molteplici e dalle letture onnivore e disordinate, lettore critico di Montesquieu, rigoroso razionalista, ma anche uomo di forti e spesso violente passioni, al tempo stesso spirito cosmopolita, ma fino agli ultimi anni di vita profondamente legato alla sua terra e alle sue radici trentine, fautore delle riforme, ma al tempo stesso capace di richiamarsi al diritto comune e alle antiche libertà per opporsi alla politica accentratrice dei vescovi-sovrani di Trento, Pilati ci appare oggi una personalità più affascinante proprio perché più complessa e non definitivamente risolta. Mediatore fra mondo tedesco e mondo italiano e “uomo di confine” sotto tutti gli aspetti, Pilati viene restituito ora ad una dimensione più ricca sulla base delle ricerche di specialisti di varie discipline: dai saggi che compongono il volume emerge infatti un quadro variegato e non privo di sorprese. Questo volume vuole ricordare a chi è interessato non solo alla storia del proprio paese, ma a quella di un’Europa che con fatica e tenacia si sta progressivamente costruendo – superando barriere, steccati e diffidenze reciproche – che una comune identità può essere conquistata solo a partire da alcuni dei valori e dei principi che animavano il pensiero e l’opera di un uomo come Carlantonio Pilati; attraverso uno scambio intellettuale capace di superare le frontiere geografiche, politiche e religiose, nel segno del cosmopolitismo, ma senza annullare le reciproche differenze.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.