L’articolo analizza il “Discurso acerca de los cuentos de las brujas” di Pedro de Valencia, scritto all’indomani dell’autodafé di Logroño nel 1610. Il discorso dell’umanista spagnolo si riconnette ad un dibattito filosofico di portata europea e si innesta su un’ampia discussione già iniziata dai trattatisti della penisola iberica nel corso del Cinquecento, in modo particolare da Ciruelo, Castañega, Torquemada e Martín del Río. L’angolatura scettica di Pedro de Valencia arriva a far coincidere la vicenda delle streghe con quella retorica delle “favole” e delle finzioni

Le streghe di Pedro de Valencia tra fábula e cuento

GAMBIN, Felice
2002-01-01

Abstract

L’articolo analizza il “Discurso acerca de los cuentos de las brujas” di Pedro de Valencia, scritto all’indomani dell’autodafé di Logroño nel 1610. Il discorso dell’umanista spagnolo si riconnette ad un dibattito filosofico di portata europea e si innesta su un’ampia discussione già iniziata dai trattatisti della penisola iberica nel corso del Cinquecento, in modo particolare da Ciruelo, Castañega, Torquemada e Martín del Río. L’angolatura scettica di Pedro de Valencia arriva a far coincidere la vicenda delle streghe con quella retorica delle “favole” e delle finzioni
2002
884670679X
le streghe di Zugarramurdi e l'autodafé di Logroño, la trattatistica rinascimentale, le ipotesi di Pedro de Valencia
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