Il volume presenta una serie di saggi di storia del pensiero economico, dagli economisti italiani del Settecento ad alcuni dei più significativi rappresentanti delle diverse tendenze degli ultimi decenni. Alcuni scritti riguardano autori dell'Ottocento, anche poco noti, come Michele Agazzini e Matteo De augustinis. Degli autori stranieri, accanto a ricerche sui singoli economisti, come Adam Smith e John Mainard Keynes, vengono presentati anche studi di portata più generale, come quelli sul New Deal di Roosevelt nel pensiero economico italiano, sulla trasformazione della grande impresa, ecc. Da segnalare l'interpretazione controcorrente del pensiero di Adam Smith, a proposito del quale vengono messi in evidenza i luoghi comuni legati al liberismo spinto e alla "mano invisibile". Diversi saggi trattano i problemi metodologici della scienza economica e il suo collegamento con altre discipline. Nella parte conclusiva del volume sono presi in esame il sistema del vital-volontarismo, delineato da Guido Menegazzi, e il problema delle diseconomie esterne nei recenti sviluppi del pensiero economico. Riguardo a quest'ultimo aspetto è da rilevare l'importanza della bioeconomia, quel particolare filone dell'economia dell'ambiente che ha in Nicholas Georgescu-Roegen il suo fondatore. Tale sistema, oltre che contribuire al rinnovamento dei fondamenti epistemologici della scienza economica, sembra essere l'unico in grado di avviare a soluzione i gravi problemi ambientali oggi sul tappeto.

Studi sul pensiero economico moderno

MOLESTI, Romano
2003-01-01

Abstract

Il volume presenta una serie di saggi di storia del pensiero economico, dagli economisti italiani del Settecento ad alcuni dei più significativi rappresentanti delle diverse tendenze degli ultimi decenni. Alcuni scritti riguardano autori dell'Ottocento, anche poco noti, come Michele Agazzini e Matteo De augustinis. Degli autori stranieri, accanto a ricerche sui singoli economisti, come Adam Smith e John Mainard Keynes, vengono presentati anche studi di portata più generale, come quelli sul New Deal di Roosevelt nel pensiero economico italiano, sulla trasformazione della grande impresa, ecc. Da segnalare l'interpretazione controcorrente del pensiero di Adam Smith, a proposito del quale vengono messi in evidenza i luoghi comuni legati al liberismo spinto e alla "mano invisibile". Diversi saggi trattano i problemi metodologici della scienza economica e il suo collegamento con altre discipline. Nella parte conclusiva del volume sono presi in esame il sistema del vital-volontarismo, delineato da Guido Menegazzi, e il problema delle diseconomie esterne nei recenti sviluppi del pensiero economico. Riguardo a quest'ultimo aspetto è da rilevare l'importanza della bioeconomia, quel particolare filone dell'economia dell'ambiente che ha in Nicholas Georgescu-Roegen il suo fondatore. Tale sistema, oltre che contribuire al rinnovamento dei fondamenti epistemologici della scienza economica, sembra essere l'unico in grado di avviare a soluzione i gravi problemi ambientali oggi sul tappeto.
2003
9788846447388
sviluppo economico; economisti napoletani; moneta e credito; economisti veneti; Settecento; liberismo; Adam Smith; Michele Agazzini; Matteo Chevalier; Agostino Magliani; Giuseppe Toniolo; Il sistema keynesiano; aspetti evolutivi della grande impresa; dottrine economiche; storiografia delle idee economiche; New Deal; Roosevelt; Guido Menegazzi; solidarismo; diseconomie esterne; storia dde pensiero economico.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/301586
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