Il libro si divide in due parti, la prima di attualità, la seconda storica. Nella prima, si racconta il fervore in tema di gemellaggi che caratterizzò il quadriennio 1999-2002. Il comune di Verona era impegnato a rilanciare e ad ampliare la rete di contatti, mentre la provincia celebrava solennemente i 50 anni del legame con Bingen-Magonza. Il comune aveva da poco solennizzato il 25° del legame con Salisburgo. In quest'ultimo contesto largamente impegnato a supportare il comune di Verona, fu il professor Francesco Vecchiato, cooptato dal sindaco Michela Sironi e dall'assessore ai gemellaggi Riccardo Caccia. Nella seconda parte del volume abbiamo una retrospettiva storica, che inizia con l'entusiasmo europeistico nel primo dopoguerra di veronesi illustri come il professor Lanfranco Vecchiato, che a Garda avviava corsi estivi per universitari e laureati europei, visibile testimonianza della volontà di aprire Verona all'Europa. Le città di cui si parla nella parte storica sono Magonza-Bingen, Monaco di Baviera, Saint-Josse-Ten Noode, Nimes, Salisburgo, Pola, Albany, Nagahama, Kosice, Betlemme, Raanana, Corfù, Fresno.
I gemellaggi a Verona. Dal primo dopoguerra all’assessorato di Riccardo Caccia
VECCHIATO, Francesco
2002-01-01
Abstract
Il libro si divide in due parti, la prima di attualità, la seconda storica. Nella prima, si racconta il fervore in tema di gemellaggi che caratterizzò il quadriennio 1999-2002. Il comune di Verona era impegnato a rilanciare e ad ampliare la rete di contatti, mentre la provincia celebrava solennemente i 50 anni del legame con Bingen-Magonza. Il comune aveva da poco solennizzato il 25° del legame con Salisburgo. In quest'ultimo contesto largamente impegnato a supportare il comune di Verona, fu il professor Francesco Vecchiato, cooptato dal sindaco Michela Sironi e dall'assessore ai gemellaggi Riccardo Caccia. Nella seconda parte del volume abbiamo una retrospettiva storica, che inizia con l'entusiasmo europeistico nel primo dopoguerra di veronesi illustri come il professor Lanfranco Vecchiato, che a Garda avviava corsi estivi per universitari e laureati europei, visibile testimonianza della volontà di aprire Verona all'Europa. Le città di cui si parla nella parte storica sono Magonza-Bingen, Monaco di Baviera, Saint-Josse-Ten Noode, Nimes, Salisburgo, Pola, Albany, Nagahama, Kosice, Betlemme, Raanana, Corfù, Fresno.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
I gemellaggi a Verona.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Documento in Post-print
Licenza:
Dominio pubblico
Dimensione
8.35 MB
Formato
Adobe PDF
|
8.35 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.