Marco Ferreri nasce a Milano nel 1928 e muore a Parigi nel 1997. Autodidatta fiero della sua “non cultura assoluta”, ha imposto nel panorama del cinema italiano l’evidenza di uno sguardo visionario, attratto dagli spazi urbani in via di distruzione, dall’orrore delle convenzioni sociali, dalla follia nascosta dietro la maschera del quotidiano. Nel deserto della coppia, istituzione incapace di guarire la solitudine, il corpo si offre alla cinepresa come l’unica, tragica realtà di questa vita. Tra i suoi film: La donna scimmia (1964), Dillinger è morto (1969), La grande abbuffata (1973), L’ultima donna (1976), La carne (1991), Nitrato d’argento (1996).
Marco Ferreri
SCANDOLA, Alberto
2004-01-01
Abstract
Marco Ferreri nasce a Milano nel 1928 e muore a Parigi nel 1997. Autodidatta fiero della sua “non cultura assoluta”, ha imposto nel panorama del cinema italiano l’evidenza di uno sguardo visionario, attratto dagli spazi urbani in via di distruzione, dall’orrore delle convenzioni sociali, dalla follia nascosta dietro la maschera del quotidiano. Nel deserto della coppia, istituzione incapace di guarire la solitudine, il corpo si offre alla cinepresa come l’unica, tragica realtà di questa vita. Tra i suoi film: La donna scimmia (1964), Dillinger è morto (1969), La grande abbuffata (1973), L’ultima donna (1976), La carne (1991), Nitrato d’argento (1996).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.