Ricognizione sistematica dei documenti d’archivio riguardanti Paris Bordon e la sua attività pittorica a partire da quelli segnalati dalla storiografia. Individuazione della collocazione archivistica, trascrizione integrale o regesto, in base alla rilevanza. Ciascun documento è accompagnato da annotazioni di carattere filologico. Il codice diplomatico è arricchito da una premessa di carattere storiografico e critico. Si traggono le conclusioni sulla portata dei dati raccolti, specie in riferimento alla problematica periodizzazione dell’attività e dei viaggi compiuti dal pittore. Tra i documenti inediti, particolare importanza assumono quelli che definiscono per la prima volta l’arco temporale del suo soggiorno a Milano, individuati presso l’Archivio di Stato di Milano e presso l’Archivio di Santa Maria presso San Celso. Assumono particolare valenza quelli riguardanti i rapporti con il suo principale committente Carlo da Rho; tra questi figura l’inedito inventario dei beni in cui si citano le opere ricordate da Giorgio Vasari, tuttora tra quelle di maggiore importanza nel catalogo del pittore. Altri accertamenti consentono di precisare i rapporti con Alvise Bonrizzo, legato da parentela con il pittore e segretario dell’ambasciatore veneto in Francia Michele Surian. Si sottolinea la loro particolare importanza per l’accertamento del soggiorno francese di Bordon da collocarsi alla fine degli anni Cinquanta.
Codice diplomatico bordoniano
FOSSALUZZA, Giorgio
1984-01-01
Abstract
Ricognizione sistematica dei documenti d’archivio riguardanti Paris Bordon e la sua attività pittorica a partire da quelli segnalati dalla storiografia. Individuazione della collocazione archivistica, trascrizione integrale o regesto, in base alla rilevanza. Ciascun documento è accompagnato da annotazioni di carattere filologico. Il codice diplomatico è arricchito da una premessa di carattere storiografico e critico. Si traggono le conclusioni sulla portata dei dati raccolti, specie in riferimento alla problematica periodizzazione dell’attività e dei viaggi compiuti dal pittore. Tra i documenti inediti, particolare importanza assumono quelli che definiscono per la prima volta l’arco temporale del suo soggiorno a Milano, individuati presso l’Archivio di Stato di Milano e presso l’Archivio di Santa Maria presso San Celso. Assumono particolare valenza quelli riguardanti i rapporti con il suo principale committente Carlo da Rho; tra questi figura l’inedito inventario dei beni in cui si citano le opere ricordate da Giorgio Vasari, tuttora tra quelle di maggiore importanza nel catalogo del pittore. Altri accertamenti consentono di precisare i rapporti con Alvise Bonrizzo, legato da parentela con il pittore e segretario dell’ambasciatore veneto in Francia Michele Surian. Si sottolinea la loro particolare importanza per l’accertamento del soggiorno francese di Bordon da collocarsi alla fine degli anni Cinquanta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.