La personalizzazione si caratterizza per lo spazio che, nel percorso formativo, viene dato anche al raggiungimento di mete personali, oltre che di obiettivi formativi comuni. Ci sono strategie che permettono di introdurre elementi di personalizzazione innanzitutto nelle pratiche didattiche. Pensiamo agli strumenti di diagnosi per identificare le forme di talento proprie di ciascun alunno (schede di osservazione, raccolta delle biografie degli allievi, ascolto attivo...), al modello di programmazione per Unità di apprendimento, alla diversificazione delle esperienze e dei media didattici, all’apprendistato come modello didattico, al diario di bordo o al quaderno di lavoro dell’allievo. Ma la personalizzazione si gioca anche ad un altro livello, quello curricolare, cioè a livello di progettazione dell’esperienza complessiva che un soggetto può fare all’interno di un contesto educativo come quello di una scuola o di un Cfp (Centro di formazione professionale), tanto che la riforma in atto tende a sostituire il termine “curricolo” con l’espressione “piani di studio personalizzati”. La strategia della personalizzazione esige di accompagnare i soggetti nella scelta tra i percorsi ma ha anche a che fare anche con la possibilità di scelta all’interno dei percorsi, dentro un contesto formativo flessibile che offra diverse opportunità. Questo pone l’esigenza di progettare l’offerta formativa complessiva di una scuola o di un Cfp, intesi come realtà complesse che offrono diverse possibilità di combinare percorsi modulari e flessibili (moduli di orientamento, moduli di area comune spendibili in diversi indirizzi, moduli caratterizzanti, stage, Laboratori di recupero e di sviluppo degli apprendimenti…), adattabili alle esigenze dei singoli. Questo saggio discute la strategia della personalizzazione dal punto di vista curricolare.
Strutture curricolari per la personalizzazione
TACCONI, Giuseppe
2005-01-01
Abstract
La personalizzazione si caratterizza per lo spazio che, nel percorso formativo, viene dato anche al raggiungimento di mete personali, oltre che di obiettivi formativi comuni. Ci sono strategie che permettono di introdurre elementi di personalizzazione innanzitutto nelle pratiche didattiche. Pensiamo agli strumenti di diagnosi per identificare le forme di talento proprie di ciascun alunno (schede di osservazione, raccolta delle biografie degli allievi, ascolto attivo...), al modello di programmazione per Unità di apprendimento, alla diversificazione delle esperienze e dei media didattici, all’apprendistato come modello didattico, al diario di bordo o al quaderno di lavoro dell’allievo. Ma la personalizzazione si gioca anche ad un altro livello, quello curricolare, cioè a livello di progettazione dell’esperienza complessiva che un soggetto può fare all’interno di un contesto educativo come quello di una scuola o di un Cfp (Centro di formazione professionale), tanto che la riforma in atto tende a sostituire il termine “curricolo” con l’espressione “piani di studio personalizzati”. La strategia della personalizzazione esige di accompagnare i soggetti nella scelta tra i percorsi ma ha anche a che fare anche con la possibilità di scelta all’interno dei percorsi, dentro un contesto formativo flessibile che offra diverse opportunità. Questo pone l’esigenza di progettare l’offerta formativa complessiva di una scuola o di un Cfp, intesi come realtà complesse che offrono diverse possibilità di combinare percorsi modulari e flessibili (moduli di orientamento, moduli di area comune spendibili in diversi indirizzi, moduli caratterizzanti, stage, Laboratori di recupero e di sviluppo degli apprendimenti…), adattabili alle esigenze dei singoli. Questo saggio discute la strategia della personalizzazione dal punto di vista curricolare.File | Dimensione | Formato | |
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