Nella seconda metà del Settecento, in quel mutato clima politico, culturale ed economico, si manifesta un’attenzione particolare da parte dello Stato verso la diffusione e l’organizzazione di scuole pubbliche, anche a livello popolare. L’istruzione diventa in tal modo una funzione statale e si può parlare di ‘rivoluzione’ scolastica, poiché si gettano le basi della scuola moderna, promuovendo un curricolo distinto da quello del latino, contribuendo alla nascita graduale di una classe isegnante ed alla promozione di nuovi metodi didattici. Il volume illustra la ‘scoperta’ dell’importa dell’istruzione sia nelle sue premesse culturali, che nelle sue attuazioni nella Lombardia austriaca e nella Serenissima.
Fedeli sudditi e buoni cristiani. La "rivoluzione" scolastica di fine Settecento tra la Lombardia austriaca e la Serenissima
GECCHELE, Mario
2000-01-01
Abstract
Nella seconda metà del Settecento, in quel mutato clima politico, culturale ed economico, si manifesta un’attenzione particolare da parte dello Stato verso la diffusione e l’organizzazione di scuole pubbliche, anche a livello popolare. L’istruzione diventa in tal modo una funzione statale e si può parlare di ‘rivoluzione’ scolastica, poiché si gettano le basi della scuola moderna, promuovendo un curricolo distinto da quello del latino, contribuendo alla nascita graduale di una classe isegnante ed alla promozione di nuovi metodi didattici. Il volume illustra la ‘scoperta’ dell’importa dell’istruzione sia nelle sue premesse culturali, che nelle sue attuazioni nella Lombardia austriaca e nella Serenissima.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.