A 10 anni dall’approvazione delle leggi sul volontariato e sulla cooperazione sociale lo sviluppo del terzo settore nel nostro Paese ha raggiunto un certo grado di maturità. Ma qual è lo stile d’azione che lo caratterizza e quale la cultura che lo anima? In quali strutture organizzative è stata istituzionalizzata quella riserva di energie sociali prodotte negli anni ’70 e ’80 come conseguenza e come reazione ai grandi movimenti sociali e ai primi segnali di crisi della cultura moderna occidentale e dei suoi sistemi di welfare? A partire da una serie di riflessioni teoriche sulla configurazione delle società occidentali moderne e sul ruolo dei loro vari settori, il volume disegna scenari teorici dell’agire civile, in un contesto di globalizzazione dell’economia e di crisi dell’universalismo astratto della modernità. Alle luce delle riflessioni teoriche, nella seconda parte del volume, le banche dati sulle organizzazioni di terzo settore, raccolte, pubblicate e rese disponibili dalle più importanti organizzazioni nazionali di secondo livello, vengono interrogate ed analizzate in una prospettiva diacronica (gli ultimi 10 anni di sviluppo del settore) e territoriale (l’Emilia Romagna). Il volume offre dunque una lettura di sintesi dei risultati di ricerca empirica condotti nell’arco di un decennio in Italia sulle organizzazioni di terzo settore e si concentra sulla lettura di questi stessi dati a livello della regione Emilia Romagna con l’obiettivo di cogliere i tratti caratterizzanti la via emiliano romagnola alla strutturazione del terzo settore. Il volume si propone ai ricercatori ed agli specialisti del settore, così come ad operatori che vogliano avere un quadro d’insieme della strutturazione del terzo settore emiliano romagnolo.
Percorsi di civilizzazione. La cultura delle relazioni sociali nelle organizzazioni del terzo settore
STANZANI, Sandro
2003-01-01
Abstract
A 10 anni dall’approvazione delle leggi sul volontariato e sulla cooperazione sociale lo sviluppo del terzo settore nel nostro Paese ha raggiunto un certo grado di maturità. Ma qual è lo stile d’azione che lo caratterizza e quale la cultura che lo anima? In quali strutture organizzative è stata istituzionalizzata quella riserva di energie sociali prodotte negli anni ’70 e ’80 come conseguenza e come reazione ai grandi movimenti sociali e ai primi segnali di crisi della cultura moderna occidentale e dei suoi sistemi di welfare? A partire da una serie di riflessioni teoriche sulla configurazione delle società occidentali moderne e sul ruolo dei loro vari settori, il volume disegna scenari teorici dell’agire civile, in un contesto di globalizzazione dell’economia e di crisi dell’universalismo astratto della modernità. Alle luce delle riflessioni teoriche, nella seconda parte del volume, le banche dati sulle organizzazioni di terzo settore, raccolte, pubblicate e rese disponibili dalle più importanti organizzazioni nazionali di secondo livello, vengono interrogate ed analizzate in una prospettiva diacronica (gli ultimi 10 anni di sviluppo del settore) e territoriale (l’Emilia Romagna). Il volume offre dunque una lettura di sintesi dei risultati di ricerca empirica condotti nell’arco di un decennio in Italia sulle organizzazioni di terzo settore e si concentra sulla lettura di questi stessi dati a livello della regione Emilia Romagna con l’obiettivo di cogliere i tratti caratterizzanti la via emiliano romagnola alla strutturazione del terzo settore. Il volume si propone ai ricercatori ed agli specialisti del settore, così come ad operatori che vogliano avere un quadro d’insieme della strutturazione del terzo settore emiliano romagnolo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.