Sguardi furtivi, sospiri e lacrime, travestimenti, segretissimi, difficili incontri punteggiano la storia d'amore del valoroso e cortese castellano di Coucy e della dama di Fayel, a cui il destino ha già dato un marito. «Comincia a guardare la dama. / Amore gli toglie la parola, / e paura al cuore lo tocca, / tanto che non esce motto dalla sua bocca. / Guardandola, muta di colore...» - sguardi ai tornei, di amabile intesa - « E la dama di Mon Fayel / molto amorosamente sorrideva / guardando il castellano, / e lui certo se n'accorgeva / perché spesso tra la fessura / dell'elmo guardava le movenze / della sua dama dal dolce sembiante» - sguardi appassionati e incauti, subito catturati dai maldicenti e dai gelosi: «Il castellano imprudente, / gettò lo sguardo verso la dama; / anche la dama lo guardò, / che non poté farne a meno; / allora gettò un profondo sospiro...». Le stazioni d'amore di questo raffinato e malinconico romanzo francese (1280 ca.), trapunto di canzoni cortesi e di citazioni tristaniane, culminano nel motivo, crudamente metaforico, del «cuore mangiato»: nel fiero pasto della dama di Fayel il 'cuer' del troviero, ucciso lontano, in Terrasanta, si fonde per sempre con il corpo dell'amata. Indice: Introduzione; Nota informativa; Bibliografia; Il romanzo del castellano di Coucy e della dama di Fayel (testo in antico francese con traduzione italiana a fronte); Note.

[Jakemes], Il romanzo del castellano di Coucy e della dama di Fayel

BABBI, Anna Maria
1994-01-01

Abstract

Sguardi furtivi, sospiri e lacrime, travestimenti, segretissimi, difficili incontri punteggiano la storia d'amore del valoroso e cortese castellano di Coucy e della dama di Fayel, a cui il destino ha già dato un marito. «Comincia a guardare la dama. / Amore gli toglie la parola, / e paura al cuore lo tocca, / tanto che non esce motto dalla sua bocca. / Guardandola, muta di colore...» - sguardi ai tornei, di amabile intesa - « E la dama di Mon Fayel / molto amorosamente sorrideva / guardando il castellano, / e lui certo se n'accorgeva / perché spesso tra la fessura / dell'elmo guardava le movenze / della sua dama dal dolce sembiante» - sguardi appassionati e incauti, subito catturati dai maldicenti e dai gelosi: «Il castellano imprudente, / gettò lo sguardo verso la dama; / anche la dama lo guardò, / che non poté farne a meno; / allora gettò un profondo sospiro...». Le stazioni d'amore di questo raffinato e malinconico romanzo francese (1280 ca.), trapunto di canzoni cortesi e di citazioni tristaniane, culminano nel motivo, crudamente metaforico, del «cuore mangiato»: nel fiero pasto della dama di Fayel il 'cuer' del troviero, ucciso lontano, in Terrasanta, si fonde per sempre con il corpo dell'amata. Indice: Introduzione; Nota informativa; Bibliografia; Il romanzo del castellano di Coucy e della dama di Fayel (testo in antico francese con traduzione italiana a fronte); Note.
1994
8873802087
letteratura francese medievale; romanzo francese medievale
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