L'articolo analizza il tema della follia del “Licenciado Vidriera” ripercorrendo le varie ipotesi avanzate sui casi clinici e sui personaggi letterari tra i quali Cervantes avrebbe potuto prendere lo spunto per la pazzia di Tomás Rodaja. Dinanzi alle molte ipotesi, il contributo prende in considerazione il nesso vetro-loco stabilito nel 1598 dal medico Sánchez Valdés de la Plata in un passo della "Córonica y historia general del hombre" e la relazione ingegno-vetrosità indicata in un capitolo del “De anima et vita” di Juan Luis Vives (1538). Il contributo evidenzia come nel personaggio cervantino convergano riflessioni sulla vetrosità e la fragilità dell’uomo che rivelano motivi ben più complessi ed articolati, più propriamente umanistici, delle supposte fonti mediche, peraltro assai spesso generiche e vaghe.
Ancora sugli uomini di vetro
GAMBIN, Felice
2000-01-01
Abstract
L'articolo analizza il tema della follia del “Licenciado Vidriera” ripercorrendo le varie ipotesi avanzate sui casi clinici e sui personaggi letterari tra i quali Cervantes avrebbe potuto prendere lo spunto per la pazzia di Tomás Rodaja. Dinanzi alle molte ipotesi, il contributo prende in considerazione il nesso vetro-loco stabilito nel 1598 dal medico Sánchez Valdés de la Plata in un passo della "Córonica y historia general del hombre" e la relazione ingegno-vetrosità indicata in un capitolo del “De anima et vita” di Juan Luis Vives (1538). Il contributo evidenzia come nel personaggio cervantino convergano riflessioni sulla vetrosità e la fragilità dell’uomo che rivelano motivi ben più complessi ed articolati, più propriamente umanistici, delle supposte fonti mediche, peraltro assai spesso generiche e vaghe.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.