Fra il 1575 e il 1582 il giurista tolosano Pierre Grégoire realizza un imponente, complesso e controverso progetto enciclopedico-giuridico, imperniato su due opere idealmente complementari: le "Syntaxes artis mirabilis" (1575), alle quali sono rimesse la formazione e l’esposizione della "methodus" cognitiva, e il "De iuris arte, methodo et praeceptis" (1580), che di quella "methodus" è la conforme traduzione giuridica. L’orientamento eclettico nell’elezione dei modelli impiegati a sintetizzare la formula metodologica, unito alla complicazione redazionale generata dalla moltiplicazione degli scritti chiamati ad inverarla, ne hanno segnato profondamente la fortuna. Il graduale smarrimento del complessivo disegno scientifico elaborato dal Tolosano ha indirizzato l’attenzione della storiografia ai singoli contributi che hanno concorso a formarlo, minando l’organicità progettuale e stemperando l’originalità dell’insieme. Ricostruire quel disegno scientifico, restituendolo all’interezza che lo giustifica e che ne premia la novità, è la prova e il confine programmatico di questo lavoro. L’articolazione interna del volume segue e cementa i differenti stadi di maturazione della riflessione di Grégoire: dalla genesi del paradigma metodologico alla sua ‘ricaduta’ nel diritto, dalla fissazione dello schema cognitivo alla determinazione dello schema giuridico, privilegiando un ‘approccio strutturale’ alla riflessione giuridica del Tolosano, che si propone ad ideale complemento di un ritratto scientifico in parte già tratteggiato da un’autorevole schiera di studiosi.
Immagini dell'"ordo iuris". "Ars" e "methodus" nella riflessione di Pierre Grégoire (1540-1597)
PEDRAZZA GORLERO, Cecilia
2012-01-01
Abstract
Fra il 1575 e il 1582 il giurista tolosano Pierre Grégoire realizza un imponente, complesso e controverso progetto enciclopedico-giuridico, imperniato su due opere idealmente complementari: le "Syntaxes artis mirabilis" (1575), alle quali sono rimesse la formazione e l’esposizione della "methodus" cognitiva, e il "De iuris arte, methodo et praeceptis" (1580), che di quella "methodus" è la conforme traduzione giuridica. L’orientamento eclettico nell’elezione dei modelli impiegati a sintetizzare la formula metodologica, unito alla complicazione redazionale generata dalla moltiplicazione degli scritti chiamati ad inverarla, ne hanno segnato profondamente la fortuna. Il graduale smarrimento del complessivo disegno scientifico elaborato dal Tolosano ha indirizzato l’attenzione della storiografia ai singoli contributi che hanno concorso a formarlo, minando l’organicità progettuale e stemperando l’originalità dell’insieme. Ricostruire quel disegno scientifico, restituendolo all’interezza che lo giustifica e che ne premia la novità, è la prova e il confine programmatico di questo lavoro. L’articolazione interna del volume segue e cementa i differenti stadi di maturazione della riflessione di Grégoire: dalla genesi del paradigma metodologico alla sua ‘ricaduta’ nel diritto, dalla fissazione dello schema cognitivo alla determinazione dello schema giuridico, privilegiando un ‘approccio strutturale’ alla riflessione giuridica del Tolosano, che si propone ad ideale complemento di un ritratto scientifico in parte già tratteggiato da un’autorevole schiera di studiosi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.