Nella giurisprudenza degli ultimi decenni è frequente il ricorso all’exceptio doli quale tecnica di soluzione delle controversie. La monografia è il primo studio, nell’ambito del diritto italiano vigente, specificamente dedicato a tale rimedio ed al ruolo da esso assunto nel diritto civile e commerciale. In essa si fornisce una risposta sistematicamente fondata al quesito se l’exceptio doli, intesa come clausola generale di creazione giurisprudenziale riassuntiva della duplice direttiva del divieto di venire contra factum proprium e del divieto di trarre vantaggio dal proprio fraudolento o malizioso contegno, sia a tuttoggi presente nel sistema giuridico italiano e, in caso affermativo, quale ne sia la funzione e l’ambito applicativo, e con quali modalità operi. Premessa un’ampia analisi circa il ruolo svolto dalle clausole generali e dalle norme elastiche nei moderni ordinamenti, e dal giudice nei processi di creazione del diritto tramite l’applicazione delle norme al caso concreto, lo studio analizza il problema della commistione concettuale ed operativa tra exceptio doli, buona fede e abuso del diritto, al fine di stabilire se tali clausole generali sono una diversa estrinsecazione di un medesimo criterio di condotta o, al contrario, criteri di valutazione dei rapporti intersoggettivi tra loro distinti. Dall’analisi storica e comparativa emerge la differenziazione sistematica tra le tre figure, che operano in via autonoma e tra loro complementare. A sua volta l’esame della giurisprudenza di legittimità e di merito evidenzia l’ampio ricorso all’exceptio doli in materia tanto civile quanto commerciale. Il diritto societario è anzi il settore dell’ordinamento in cui il riferimento a tale criterio di condotta assume connotati operativi di più ampio rilievo sistematico. La trattazione è svolta tramite un costante confronto tra elaborazione teorica e analisi dei precedenti giurisprudenziali. Il continuo riferimento da un lato alla contrattualistica commerciale e alla disciplina societaria, dall’altro ai più recenti sviluppi del diritto comunitario e degli scambi internazionali, fa dell’opera un rilevante contributo teorico alla materia. Si segnala che alcune delle conclusioni raggiunte e parte dell’impostazione sistematica adottata sono state testualmente recepite, tra gli altri, dal precedente di legittimità di Cass., 7 marzo 2007, n. 5273.
L'Exceptio doli dal diritto civile al diritto commerciale
MERUZZI, Giovanni
2005-01-01
Abstract
Nella giurisprudenza degli ultimi decenni è frequente il ricorso all’exceptio doli quale tecnica di soluzione delle controversie. La monografia è il primo studio, nell’ambito del diritto italiano vigente, specificamente dedicato a tale rimedio ed al ruolo da esso assunto nel diritto civile e commerciale. In essa si fornisce una risposta sistematicamente fondata al quesito se l’exceptio doli, intesa come clausola generale di creazione giurisprudenziale riassuntiva della duplice direttiva del divieto di venire contra factum proprium e del divieto di trarre vantaggio dal proprio fraudolento o malizioso contegno, sia a tuttoggi presente nel sistema giuridico italiano e, in caso affermativo, quale ne sia la funzione e l’ambito applicativo, e con quali modalità operi. Premessa un’ampia analisi circa il ruolo svolto dalle clausole generali e dalle norme elastiche nei moderni ordinamenti, e dal giudice nei processi di creazione del diritto tramite l’applicazione delle norme al caso concreto, lo studio analizza il problema della commistione concettuale ed operativa tra exceptio doli, buona fede e abuso del diritto, al fine di stabilire se tali clausole generali sono una diversa estrinsecazione di un medesimo criterio di condotta o, al contrario, criteri di valutazione dei rapporti intersoggettivi tra loro distinti. Dall’analisi storica e comparativa emerge la differenziazione sistematica tra le tre figure, che operano in via autonoma e tra loro complementare. A sua volta l’esame della giurisprudenza di legittimità e di merito evidenzia l’ampio ricorso all’exceptio doli in materia tanto civile quanto commerciale. Il diritto societario è anzi il settore dell’ordinamento in cui il riferimento a tale criterio di condotta assume connotati operativi di più ampio rilievo sistematico. La trattazione è svolta tramite un costante confronto tra elaborazione teorica e analisi dei precedenti giurisprudenziali. Il continuo riferimento da un lato alla contrattualistica commerciale e alla disciplina societaria, dall’altro ai più recenti sviluppi del diritto comunitario e degli scambi internazionali, fa dell’opera un rilevante contributo teorico alla materia. Si segnala che alcune delle conclusioni raggiunte e parte dell’impostazione sistematica adottata sono state testualmente recepite, tra gli altri, dal precedente di legittimità di Cass., 7 marzo 2007, n. 5273.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.