La società attuale ha spensieratamente indebolito la propria capacità di mettere a fuoco il grande tema della morte, che ha alimentato per millenni lo sviluppo delle civiltà. Nella società post-moderna in cui viviamo prosegue la tendenza che ha caratterizzato la modernità ad allontanare i morti dal luogo dei vivi: dopo la distanza rispetto all’abitato imposta all’ubicazione del cimitero dalle leggi promulgate dagli stati europei a partire dalla fine del sec. XVIII, ora si è indebolito anche il legame sociale e culturale con i defunti. La morte appare il “nuovo tabù” della società di oggi, il grande “rimosso” dall’immaginario collettivo. E allora la domanda di senso sulla condizione umana e sul traguardo finale è un interrogativo che si ripropone continuamente, ma che non trova più risposte collettive. Questo saggio nasce dalla raccolta di dati ricavati da due ricerche svolte con metodologie quanto/qualitative nel Bolognese.
La naturalizzazione della morte: un fenomeno di "post" modernità?
MORANDI, Emmanuele
2005-01-01
Abstract
La società attuale ha spensieratamente indebolito la propria capacità di mettere a fuoco il grande tema della morte, che ha alimentato per millenni lo sviluppo delle civiltà. Nella società post-moderna in cui viviamo prosegue la tendenza che ha caratterizzato la modernità ad allontanare i morti dal luogo dei vivi: dopo la distanza rispetto all’abitato imposta all’ubicazione del cimitero dalle leggi promulgate dagli stati europei a partire dalla fine del sec. XVIII, ora si è indebolito anche il legame sociale e culturale con i defunti. La morte appare il “nuovo tabù” della società di oggi, il grande “rimosso” dall’immaginario collettivo. E allora la domanda di senso sulla condizione umana e sul traguardo finale è un interrogativo che si ripropone continuamente, ma che non trova più risposte collettive. Questo saggio nasce dalla raccolta di dati ricavati da due ricerche svolte con metodologie quanto/qualitative nel Bolognese.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.