Il presente volume rappresenta uno degli output delle ricerche condotte durante il progetto PRIN 20221 e raccoglie una parte dei testi presentati al workshop tenutosi nella sede di Verona, il 16-17 settembre 2024, che sono particolarmente rappresentativi delle linee di studio seguite dalle tre unità2. Il filo conduttore che unisce la ricerca è rappresentato dalla combinazione di due parametri: l’analisi del farsi e rifarsi del metalinguaggio in ambito sintattico nelle diverse lingue europee e quindi nelle relative grammatiche nazionali tra il Rinascimento e l’età moderna. L’Unità di Verona, approfondendo lo studio della grammatica e della storia dei concetti sintattici in età rinascimentale, analizza un corpus selezionato di grammatiche prodotte tra il XV e il XVII secolo. L’assunto teorico che guida la ricerca concepisce la grammatica come luogo di convergenza per la conoscenza e la riflessione sulla lingua, nonché come palestra per affinare la consapevolezza metalinguistica, strumento essenziale per la percezione della “lingua nazionale” sia come sistema sia come mezzo d’uso. Il focus cronologico è costituito principalmente dal XVI e XVII secolo, con l’inclusione di premesse già radicate in grammatiche del Quattrocento.
Il ruolo del metalinguaggio nelle nuove grammatiche nazionali e missionarie
Paola Cotticelli Kurras
2025-01-01
Abstract
Il presente volume rappresenta uno degli output delle ricerche condotte durante il progetto PRIN 20221 e raccoglie una parte dei testi presentati al workshop tenutosi nella sede di Verona, il 16-17 settembre 2024, che sono particolarmente rappresentativi delle linee di studio seguite dalle tre unità2. Il filo conduttore che unisce la ricerca è rappresentato dalla combinazione di due parametri: l’analisi del farsi e rifarsi del metalinguaggio in ambito sintattico nelle diverse lingue europee e quindi nelle relative grammatiche nazionali tra il Rinascimento e l’età moderna. L’Unità di Verona, approfondendo lo studio della grammatica e della storia dei concetti sintattici in età rinascimentale, analizza un corpus selezionato di grammatiche prodotte tra il XV e il XVII secolo. L’assunto teorico che guida la ricerca concepisce la grammatica come luogo di convergenza per la conoscenza e la riflessione sulla lingua, nonché come palestra per affinare la consapevolezza metalinguistica, strumento essenziale per la percezione della “lingua nazionale” sia come sistema sia come mezzo d’uso. Il focus cronologico è costituito principalmente dal XVI e XVII secolo, con l’inclusione di premesse già radicate in grammatiche del Quattrocento.| File | Dimensione | Formato | |
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