La tesi indaga lessico e temi omerici in una parte della produzione eschilea (Persiani, Sette a Tebe, Supplici) esaminando i rapporti intertestuali tra epica e tragedia. A partire da questa lente ‘omerica’, il testo di Eschilo viene analizzato nei suoi aspetti stilistici e poetici, con particolare attenzione alla lingua, sempre complessa e multiforme, che segna un tratto distintivo del tragediografo. In questo elaborato, l’analisi viene condotta esaminando alcuni passi tragici in relazione ai paralleli e agli ipotesti omerici, con l’obiettivo di delineare criticamente percorsi di lettura che sviluppino alcuni dei nuclei tematici fondamentali di ogni tragedia. La linea argomentativa dimostra come Eschilo faccia uso di materiale omerico per enfatizzare punti nodali della vicenda tragica; d’altro canto, la rielaborazione delle espressioni omeriche, effettuata sempre in modo originale per mezzo di neoformazioni, metafrasi, slittamenti semantici, arricchisce e permea soprattutto le sezioni liriche della tragedia. La tesi si articola in tre sezioni – corrispondenti alle tragedie prese in esame – all’interno delle quali si sviluppano alcuni capitoli tematici. La prima di esse, dedicata ai Persiani, analizza due aspetti fondamentali che dalla parodo si sviluppano poi in tutta la tragedia: la caratterizzazione dell’esercito persiano e la prefigurazione del lutto. La seconda sezione si articola in tre capitoli e tratta dei Sette a Tebe: il contesto della guerra, la presenza di eroi, l’assedio alla città sono tutti elementi contigui alla vicenda dell’Iliade, motivo per cui la tragedia è particolarmente ricca di materiale epico. I temi considerati sono il motivo dell’assedio, il personaggio di Eteocle e l’immaginario legato ad Ares. Nella terza sezione trovano spazio due capitoli dedicati alle Supplici. Nel primo, vengono esaminati alcuni aspetti relativi al motivo eponimo della tragedia, la supplica, mentre il secondo capitolo si sofferma sul ruolo del paesaggio e degli elementi naturalistici. Un’appendice, in chiusura, si concentra sul topos, già omerico, del “fiore di giovinezza” in guerra, ovvero dei giovani destinati a morire combattendo. In un breve percorso che attraversa tutte tre le tragedie prese in esame, si analizza la metafora ricorrente del “cogliere il fiore”, che rimanda a tre aspetti differenti dell’esperienza della guerra.

Da Omero a Eschilo: lingua e stile in Persiani, Sette a Tebe, Supplici

Nimis
2025-01-01

Abstract

La tesi indaga lessico e temi omerici in una parte della produzione eschilea (Persiani, Sette a Tebe, Supplici) esaminando i rapporti intertestuali tra epica e tragedia. A partire da questa lente ‘omerica’, il testo di Eschilo viene analizzato nei suoi aspetti stilistici e poetici, con particolare attenzione alla lingua, sempre complessa e multiforme, che segna un tratto distintivo del tragediografo. In questo elaborato, l’analisi viene condotta esaminando alcuni passi tragici in relazione ai paralleli e agli ipotesti omerici, con l’obiettivo di delineare criticamente percorsi di lettura che sviluppino alcuni dei nuclei tematici fondamentali di ogni tragedia. La linea argomentativa dimostra come Eschilo faccia uso di materiale omerico per enfatizzare punti nodali della vicenda tragica; d’altro canto, la rielaborazione delle espressioni omeriche, effettuata sempre in modo originale per mezzo di neoformazioni, metafrasi, slittamenti semantici, arricchisce e permea soprattutto le sezioni liriche della tragedia. La tesi si articola in tre sezioni – corrispondenti alle tragedie prese in esame – all’interno delle quali si sviluppano alcuni capitoli tematici. La prima di esse, dedicata ai Persiani, analizza due aspetti fondamentali che dalla parodo si sviluppano poi in tutta la tragedia: la caratterizzazione dell’esercito persiano e la prefigurazione del lutto. La seconda sezione si articola in tre capitoli e tratta dei Sette a Tebe: il contesto della guerra, la presenza di eroi, l’assedio alla città sono tutti elementi contigui alla vicenda dell’Iliade, motivo per cui la tragedia è particolarmente ricca di materiale epico. I temi considerati sono il motivo dell’assedio, il personaggio di Eteocle e l’immaginario legato ad Ares. Nella terza sezione trovano spazio due capitoli dedicati alle Supplici. Nel primo, vengono esaminati alcuni aspetti relativi al motivo eponimo della tragedia, la supplica, mentre il secondo capitolo si sofferma sul ruolo del paesaggio e degli elementi naturalistici. Un’appendice, in chiusura, si concentra sul topos, già omerico, del “fiore di giovinezza” in guerra, ovvero dei giovani destinati a morire combattendo. In un breve percorso che attraversa tutte tre le tragedie prese in esame, si analizza la metafora ricorrente del “cogliere il fiore”, che rimanda a tre aspetti differenti dell’esperienza della guerra.
2025
Eschilo, Omero, tragedia, stile, lexis
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Descrizione: Tesi PhD Margherita Nimis
Tipologia: Tesi di dottorato
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/1173849
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