Nel corso degli ultimi decenni la didattica delle lingue ha subito un profondo mutamento che l’ha portata ad allontanarsi sempre più da un grammaticalismo estremo e fine a sé stesso (seppure non per questo negando il ruolo e l’importanza della grammatica, ma semmai attribuendole uno spazio diverso), e in genere, poco efficace, per avvicinarsi al mondo reale e alle sue pressanti esigenze comunicative. Del resto, se un tempo le lingue si insegnavano e si studiavano in gran parte con intenti principalmente culturali ed ‘accademici’ (nella accezione più ampia di questo termine), oggi il contesto globale, multiculturale e multilinguistico del nostro vissuto quotidiano ha imposto un approccio, se non, almeno si auspica, meramente utilitaristico, quantomeno più attento ai bisogni espressivi ed interazionali translinguistici della realtà in cui siamo immersi. Tuttavia, per quanto siano notevoli e numerosi i passi che sono stati compiuti in questa direzione, restano ancora delle ‘zone d’ombra’ o comunque dei ‘territori poco esplorati’, non tanto dal punto di vista teorico, ma piuttosto in termini operativi. Senza dubbio tra questi ‘territori’ spicca quello della competenza pragmatica, che, al pari di quella sociolinguistica ad essa peraltro strettamente correlata, trova decisamente poco spazio nei corsi di lingua, a prescindere che si tratti di L1, L2 o LS, o dagli ordini e livelli di scuola. Non mancano certamente esempi virtuosi e scientificamente fondati in tal senso (specie per i livelli di scuola e di competenza più alti), ma ci pare innegabile che si tratti di un aspetto ancora non sufficientemente ed adeguatamente sviluppato (soprattutto nella scuola primaria). L’obiettivo di questo volume, che illustra i risultati di una riflessione pluriennale, è dunque quello di cercare di dare un contributo significativo per colmare questa lacuna. Consapevoli della ‘estraneità’ della materia per molti, le Autrici, con un linguaggio semplice ma rigoroso e attraverso un gran numero di illuminanti ed accattivanti esempi tratti dalla quotidianità e quindi accessibili anche a chi sia meno addentro la tematica, accompagnano e guidano il lettore a sviluppare dapprima le competenze teoriche e quindi quelle operative necessarie per introdurre, finalmente, la competenza pragmatica tra gli obiettivi dell’educazione linguistica, a tutti i livelli. Nell’individuare tali percorsi, Trubnikova e Garofolin prendono le mosse da una rilevazione dello stato dell’arte della materia e da questo arrivano a raccordare l’imprescindibile fondamento teorico con la sfera che maggiormente pertiene al lavoro in classe, giungendo altresì alla formulazione di interessanti ed innovative proposte quali l’originale Modello didattico-pragmatico pentafasico. Con rigore metodologico e argomentativo, le Autrici contribuiscono pertanto con questo volume a fare luce su una zona d’ombra oggi non più ammissibile né tollerabile, nella prospettiva di una linguistica educativa realmente utile allo sviluppo di una società sempre più culturalmente aperta e comunicativamente efficace.

Lingua e interazione. Insegnare la pragmatica a scuola

Victoriya Trubnikova
2020-01-01

Abstract

Nel corso degli ultimi decenni la didattica delle lingue ha subito un profondo mutamento che l’ha portata ad allontanarsi sempre più da un grammaticalismo estremo e fine a sé stesso (seppure non per questo negando il ruolo e l’importanza della grammatica, ma semmai attribuendole uno spazio diverso), e in genere, poco efficace, per avvicinarsi al mondo reale e alle sue pressanti esigenze comunicative. Del resto, se un tempo le lingue si insegnavano e si studiavano in gran parte con intenti principalmente culturali ed ‘accademici’ (nella accezione più ampia di questo termine), oggi il contesto globale, multiculturale e multilinguistico del nostro vissuto quotidiano ha imposto un approccio, se non, almeno si auspica, meramente utilitaristico, quantomeno più attento ai bisogni espressivi ed interazionali translinguistici della realtà in cui siamo immersi. Tuttavia, per quanto siano notevoli e numerosi i passi che sono stati compiuti in questa direzione, restano ancora delle ‘zone d’ombra’ o comunque dei ‘territori poco esplorati’, non tanto dal punto di vista teorico, ma piuttosto in termini operativi. Senza dubbio tra questi ‘territori’ spicca quello della competenza pragmatica, che, al pari di quella sociolinguistica ad essa peraltro strettamente correlata, trova decisamente poco spazio nei corsi di lingua, a prescindere che si tratti di L1, L2 o LS, o dagli ordini e livelli di scuola. Non mancano certamente esempi virtuosi e scientificamente fondati in tal senso (specie per i livelli di scuola e di competenza più alti), ma ci pare innegabile che si tratti di un aspetto ancora non sufficientemente ed adeguatamente sviluppato (soprattutto nella scuola primaria). L’obiettivo di questo volume, che illustra i risultati di una riflessione pluriennale, è dunque quello di cercare di dare un contributo significativo per colmare questa lacuna. Consapevoli della ‘estraneità’ della materia per molti, le Autrici, con un linguaggio semplice ma rigoroso e attraverso un gran numero di illuminanti ed accattivanti esempi tratti dalla quotidianità e quindi accessibili anche a chi sia meno addentro la tematica, accompagnano e guidano il lettore a sviluppare dapprima le competenze teoriche e quindi quelle operative necessarie per introdurre, finalmente, la competenza pragmatica tra gli obiettivi dell’educazione linguistica, a tutti i livelli. Nell’individuare tali percorsi, Trubnikova e Garofolin prendono le mosse da una rilevazione dello stato dell’arte della materia e da questo arrivano a raccordare l’imprescindibile fondamento teorico con la sfera che maggiormente pertiene al lavoro in classe, giungendo altresì alla formulazione di interessanti ed innovative proposte quali l’originale Modello didattico-pragmatico pentafasico. Con rigore metodologico e argomentativo, le Autrici contribuiscono pertanto con questo volume a fare luce su una zona d’ombra oggi non più ammissibile né tollerabile, nella prospettiva di una linguistica educativa realmente utile allo sviluppo di una società sempre più culturalmente aperta e comunicativamente efficace.
2020
competenza pragmatica, educazione linguistica, formazione scolastica
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/1171813
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