All’inizio del 2020 il mondo è stato scosso dalle notizie relative alla diffusione di un nuovo coronavirus e dall’incremento esponenziale delle persone affette dalla malattia ad esso correlata, conosciuta come Covid-19. Oltre alle evidenti ripercussioni sociali, socio-sanitarie ed economiche, questo evento e le successive misure introdotte per contenere il contagio hanno richiesto al settore della logistica profondi adattamenti, dovendo dimostrare agilità e resilienza. La pandemia ha infatti generato forti discon- tinuità e pressioni sulle supply chain globali, non solo in relazione a quelle forniture strettamente connesse all’emergenza sanitaria (prima tra tutti la ben nota difficoltà nel reperire mascherine e altri dispositivi di protezione individuale – DPI) bensì anche quelle alimentari o di altri beni di prima necessità (ne è un esempio lo stock-out della carta igienica e dei prodotti sanificanti/igienizzanti in molti supermercati), che per ef- fetto di una domanda isterica ed emotiva del momento hanno subito un’impennata. In particolare nella sanità, a causa del repentino incremento dei volumi di attività e della difficoltà a reperire i beni necessari (dovuta all’aumento mondiale della domanda e al contestuale rallentamento dei trasporti), il settore della logistica ha giocato e gioca tuttora un ruolo centrale, permettendo a strutture ospedaliere e personale sanitario di avere comunque una continuità operativa.
Logistica nel settore sanitario e Covid-19
Chiara Sguizzardi
2022-01-01
Abstract
All’inizio del 2020 il mondo è stato scosso dalle notizie relative alla diffusione di un nuovo coronavirus e dall’incremento esponenziale delle persone affette dalla malattia ad esso correlata, conosciuta come Covid-19. Oltre alle evidenti ripercussioni sociali, socio-sanitarie ed economiche, questo evento e le successive misure introdotte per contenere il contagio hanno richiesto al settore della logistica profondi adattamenti, dovendo dimostrare agilità e resilienza. La pandemia ha infatti generato forti discon- tinuità e pressioni sulle supply chain globali, non solo in relazione a quelle forniture strettamente connesse all’emergenza sanitaria (prima tra tutti la ben nota difficoltà nel reperire mascherine e altri dispositivi di protezione individuale – DPI) bensì anche quelle alimentari o di altri beni di prima necessità (ne è un esempio lo stock-out della carta igienica e dei prodotti sanificanti/igienizzanti in molti supermercati), che per ef- fetto di una domanda isterica ed emotiva del momento hanno subito un’impennata. In particolare nella sanità, a causa del repentino incremento dei volumi di attività e della difficoltà a reperire i beni necessari (dovuta all’aumento mondiale della domanda e al contestuale rallentamento dei trasporti), il settore della logistica ha giocato e gioca tuttora un ruolo centrale, permettendo a strutture ospedaliere e personale sanitario di avere comunque una continuità operativa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.