What is agroecopedagogy? A concrete political and pedagogical utopia, and a living proposal to cultivate another idea of the future — here and now. This book arises from the urgent need to listen to and give value to the political-pedagogical experiences of social movements, particularly the Movimento dos Trabalhadores Rurais Sem Terra (MST) in Brazil. It offers a concrete example of transforming a new vision of society, guided by agroecology understood as a radical care for the land and for relationships. To educate for ecology today means to educate for a different way of inhabiting the Earth: one that is fairer, more sensitive, and more aware of the web of relationships, interconnections, and interdependencies that shape it. It means rethinking curricula, public policies, and everyday educational and training practices. Above all, it means believing that another present is possible – and already partially real. The agroecopedagogy of landless movements and the Sem Terra teaches us what our place in the living system can be, by unlearning colonial logics and centering care, interspecies and intergenerational bonds, and connection with territories. Their educational and training practices show us the conditions under which learning becomes a political act — capable of nourishing practices of liberation and self-determination, challenging the epistemic dominance of the West, and reclaiming situated, embodied, and communal knowledge. Addressed to educators, teachers, students, researchers, and activists, this book is an invitation to think of education as a collective practice of self-education, self-formation, and transformation, rooted in ecological, social, and cognitive justice. In the spirit of Paulo Freire, it offers an ecological pedagogy of hope, giving breath to all those who, everywhere, continue to struggle for the protection of life.

Cos’è l’agroecopedagogia? Un’utopia concreta politica e pedagogica e una proposta viva per coltivare un’altra idea di futuro, qui e ora. Questo libro nasce dall’urgenza di ascoltare e valorizzare le esperienze politico-pedagogiche dei movimenti sociali e in particolare del Movimento dos Trabalhadores Rurais Sem Terra in Brasile. Un esempio concreto di trasformazione di una nuova idea di società orientata dall’agroecologia intesa come radicale cura della terra e dei legami. Educare all’ecologia, oggi significa educare a un modo diverso di abitare la Terra: più giusto, più sensibile, più consapevole della rete di relazioni, interconnessioni e interdipendenze che la costituisce. Significa ripensare curricoli, politiche pubbliche, pratiche quotidiane di educazione e formazione. Significa, soprattutto, credere che un altro presente sia possibile – e già in parte reale. L’agroecopedagogia dei movimenti per la terra e dei Sem Terra ci insegnano quale può essere la nostra posizione nel sistema vivente disapprendendo le logiche coloniali e mettendo al centro la cura, i legami interspecie, intergenerazionali e con i territori. Le loro pratiche educative e formative ci mostrano a quali condizioni la formazione diventa un atto politico, capace di nutrire pratiche di liberazione e autodeterminazione, mettendo in discussione il primato epistemico dell’Occidente e rivendicando saperi situati, corporei, comunitari. Rivolto a educatrici, educatori, docenti, studenti, ricercatrici, ricercatori, attiviste, attivisti, il volume è un invito a pensare l’educazione come pratica collettiva di autoeducazione, autoformazione e trasformazione, radicata nella giustizia ecologica, sociale e cognitiva. Sulla scia di Paulo Freire il libro propone una pedagogia ecologica della speranza, che restituisce respiro a chi, ovunque, continua a lottare per la tutela del vivente.

AGROECOPEDAGOGIA. Prospettive educative e formative nei movimenti per la terra

Francesco Vittori
2025-01-01

Abstract

What is agroecopedagogy? A concrete political and pedagogical utopia, and a living proposal to cultivate another idea of the future — here and now. This book arises from the urgent need to listen to and give value to the political-pedagogical experiences of social movements, particularly the Movimento dos Trabalhadores Rurais Sem Terra (MST) in Brazil. It offers a concrete example of transforming a new vision of society, guided by agroecology understood as a radical care for the land and for relationships. To educate for ecology today means to educate for a different way of inhabiting the Earth: one that is fairer, more sensitive, and more aware of the web of relationships, interconnections, and interdependencies that shape it. It means rethinking curricula, public policies, and everyday educational and training practices. Above all, it means believing that another present is possible – and already partially real. The agroecopedagogy of landless movements and the Sem Terra teaches us what our place in the living system can be, by unlearning colonial logics and centering care, interspecies and intergenerational bonds, and connection with territories. Their educational and training practices show us the conditions under which learning becomes a political act — capable of nourishing practices of liberation and self-determination, challenging the epistemic dominance of the West, and reclaiming situated, embodied, and communal knowledge. Addressed to educators, teachers, students, researchers, and activists, this book is an invitation to think of education as a collective practice of self-education, self-formation, and transformation, rooted in ecological, social, and cognitive justice. In the spirit of Paulo Freire, it offers an ecological pedagogy of hope, giving breath to all those who, everywhere, continue to struggle for the protection of life.
2025
9788835172710
Agroecopedagogy, agroecology, critical pedagogy, landless rural workers movement, ecological transition, ecopedagogy
Agroecopedagogia, agroecoecologia, pedagogia critica, movimento sem terra, transizione ecologica, ecopedagogia
Cos’è l’agroecopedagogia? Un’utopia concreta politica e pedagogica e una proposta viva per coltivare un’altra idea di futuro, qui e ora. Questo libro nasce dall’urgenza di ascoltare e valorizzare le esperienze politico-pedagogiche dei movimenti sociali e in particolare del Movimento dos Trabalhadores Rurais Sem Terra in Brasile. Un esempio concreto di trasformazione di una nuova idea di società orientata dall’agroecologia intesa come radicale cura della terra e dei legami. Educare all’ecologia, oggi significa educare a un modo diverso di abitare la Terra: più giusto, più sensibile, più consapevole della rete di relazioni, interconnessioni e interdipendenze che la costituisce. Significa ripensare curricoli, politiche pubbliche, pratiche quotidiane di educazione e formazione. Significa, soprattutto, credere che un altro presente sia possibile – e già in parte reale. L’agroecopedagogia dei movimenti per la terra e dei Sem Terra ci insegnano quale può essere la nostra posizione nel sistema vivente disapprendendo le logiche coloniali e mettendo al centro la cura, i legami interspecie, intergenerazionali e con i territori. Le loro pratiche educative e formative ci mostrano a quali condizioni la formazione diventa un atto politico, capace di nutrire pratiche di liberazione e autodeterminazione, mettendo in discussione il primato epistemico dell’Occidente e rivendicando saperi situati, corporei, comunitari. Rivolto a educatrici, educatori, docenti, studenti, ricercatrici, ricercatori, attiviste, attivisti, il volume è un invito a pensare l’educazione come pratica collettiva di autoeducazione, autoformazione e trasformazione, radicata nella giustizia ecologica, sociale e cognitiva. Sulla scia di Paulo Freire il libro propone una pedagogia ecologica della speranza, che restituisce respiro a chi, ovunque, continua a lottare per la tutela del vivente.
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