Lo scritto dedicato al prof. Manfred Mainwald, e raccolto in un volume collettaneo di autori italiani che gli hanno reso omaggio, in occasione del suo novantesimo compleanno, ritorna sul tema della comparazione fra Absichtsdelikte della tradizione tedesca e reati “a dolo specifico” di quella italiana. Al riguardo viene evidenziato il ruolo tipizzante del fine specifico dell’agente e messo in discussione il controverso requisito dell’idoneità del mezzo a conseguirlo, come ben più ampiamente argomentato nella monografia dell'autore dedicata al dolo specifico dell'anno 1993 e in successivi contributi in lingua tedesca del 2013 e 2014. In particolare il confronto sui temi dogmatici era già stato evidenziato in modo perspicuo dal prof. Maiwald nella recensione alla predetta monografia, pubblicata nella Zeitschrift für die gesamte Strafrechtswissenschaft (ZStW) Band 106 (1994), Heft 4, p. 906 s, da cui l'autore trae spunto per riprendere il tema in questione.

Ricordando la comparazione dogmatica fra la categoria degli Absichtsdelikte della tradizione tedesca e quella dei reati “a dolo specifico” della tradizione italiana

picotti l.
2025-01-01

Abstract

Lo scritto dedicato al prof. Manfred Mainwald, e raccolto in un volume collettaneo di autori italiani che gli hanno reso omaggio, in occasione del suo novantesimo compleanno, ritorna sul tema della comparazione fra Absichtsdelikte della tradizione tedesca e reati “a dolo specifico” di quella italiana. Al riguardo viene evidenziato il ruolo tipizzante del fine specifico dell’agente e messo in discussione il controverso requisito dell’idoneità del mezzo a conseguirlo, come ben più ampiamente argomentato nella monografia dell'autore dedicata al dolo specifico dell'anno 1993 e in successivi contributi in lingua tedesca del 2013 e 2014. In particolare il confronto sui temi dogmatici era già stato evidenziato in modo perspicuo dal prof. Maiwald nella recensione alla predetta monografia, pubblicata nella Zeitschrift für die gesamte Strafrechtswissenschaft (ZStW) Band 106 (1994), Heft 4, p. 906 s, da cui l'autore trae spunto per riprendere il tema in questione.
2025
979-12-211-1327-3
Comparazione fra Absichtsdelikte e reati “a dolo specifico”, ruolo tipizzante del fine specifico dell’agente, il controverso requisito dell’idoneità del mezzo a conseguire il fine, riflessi sulla struttura dogmatica del reato e distinzione fra tipicità e colpevolezza
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/1163907
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