During the celebrations for the 600th anniversary of Bartolo da Sassoferrato's death, at the conference held in Perugia, Pierre Legendre gave a talk on the anti-Bartolist movement that spread in France in the 16th century, asking some important questions about its meaning and its actual diffusion. In this article I'd like to reflect on these issues and emphasize the difficulty of generically labeling a complex and varied scientific-practical movement such as 16th century French legal humanism as “anti-Bartolist”. It is not easy to label French jurists as anti-Bartolists: they are different in terms of content and interests in many respects and each of them is consciously detached from the Bartolist model, but at the same time they did not hesitate to retrieve the doctrines of Bartolo and the other Italian jurists of common law when necessary; above all, there is no preconceived polemical attitude against Bartolo and traditional jurisprudence. Each French jurist must therefore be studied independently, carefully analyzing the contents of his works, without using preconceived categories, which are convenient but scientifically insignificant.

In occasione delle celebrazioni del sesto centenario della morte di Bartolo da Sassoferrato, nel convegno che si svolse a Perugia, Pierre Legendre tenne una relazione sull'antibartolismo diffuso in Francia nel XVI secolo, ponendo alcune importati domande sul suo significato e la sua effettiva diffusione. Nel presente contributo si svolgono alcune riflessioni su tali temi, e si vuole sottolineare la difficoltà di qualificare in modo generico come "antibartolista" un movimento scientifico-pratico complesso e variegato come l'umanesimo giuridico francese del Cinquecento. Non è semplice etichettare i giuristi francesi come antibartolisti: sono autori diversi per contenuti e interessi sotto molti aspetti e ciascuno di essi si è distaccato consapevolmente dal modello bartoliano, ma al contempo non ha esitato a recuperare all'occorrenza le dottrine di Bartolo e degli altri giuristi italiani di diritto comune; soprattutto, non si riscontra un atteggiamento preconcetto di polemica contro Bartolo e la giurisprudenza tradizionale. Ogni giurista francese deve dunque essere studiato autonomamente, analizzando con attenzione i contenuti delle sue opere, senza utilizzare categorie preconcette, comode ma scientificamente poco significative.

'Querelles' giuridiche nel XVI secolo: qualche riflessione sull’antibartolismo dei giuristi 'culti' francesi

Rossi, Giovanni
2025-01-01

Abstract

During the celebrations for the 600th anniversary of Bartolo da Sassoferrato's death, at the conference held in Perugia, Pierre Legendre gave a talk on the anti-Bartolist movement that spread in France in the 16th century, asking some important questions about its meaning and its actual diffusion. In this article I'd like to reflect on these issues and emphasize the difficulty of generically labeling a complex and varied scientific-practical movement such as 16th century French legal humanism as “anti-Bartolist”. It is not easy to label French jurists as anti-Bartolists: they are different in terms of content and interests in many respects and each of them is consciously detached from the Bartolist model, but at the same time they did not hesitate to retrieve the doctrines of Bartolo and the other Italian jurists of common law when necessary; above all, there is no preconceived polemical attitude against Bartolo and traditional jurisprudence. Each French jurist must therefore be studied independently, carefully analyzing the contents of his works, without using preconceived categories, which are convenient but scientifically insignificant.
2025
979-12-81621-10-7
bartolism, antibartolism, legal humanism, Pierre Legendre
bartolismo, antibartolismo, umanesimo giuridico, Pierre Legendre
In occasione delle celebrazioni del sesto centenario della morte di Bartolo da Sassoferrato, nel convegno che si svolse a Perugia, Pierre Legendre tenne una relazione sull'antibartolismo diffuso in Francia nel XVI secolo, ponendo alcune importati domande sul suo significato e la sua effettiva diffusione. Nel presente contributo si svolgono alcune riflessioni su tali temi, e si vuole sottolineare la difficoltà di qualificare in modo generico come "antibartolista" un movimento scientifico-pratico complesso e variegato come l'umanesimo giuridico francese del Cinquecento. Non è semplice etichettare i giuristi francesi come antibartolisti: sono autori diversi per contenuti e interessi sotto molti aspetti e ciascuno di essi si è distaccato consapevolmente dal modello bartoliano, ma al contempo non ha esitato a recuperare all'occorrenza le dottrine di Bartolo e degli altri giuristi italiani di diritto comune; soprattutto, non si riscontra un atteggiamento preconcetto di polemica contro Bartolo e la giurisprudenza tradizionale. Ogni giurista francese deve dunque essere studiato autonomamente, analizzando con attenzione i contenuti delle sue opere, senza utilizzare categorie preconcette, comode ma scientificamente poco significative.
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