Perseguitato come giudaizzante dall'Inquisizione, Antonio Enríquez Gómez stampò la Politica angelica durante il suo esilio francese a Rouen nel 1647. Si conservano sette esemplari del testo in cinque dialoghi e una sola copia di un’altra emissione in tre dialoghi. Questa prima edizione critica e commentata dell’unico esemplare conservato dell’emissione B colma una lacuna che consentirà ai lettori di giudicare in prima persona molte affermazioni di questo trattato politico barocco. Di fronte alla politica satanica che domina il mondo, lo scrittore e drammaturgo di Cuenca propone una politica angelica costruita attraverso l’inclusione sociale e religiosa, il sincretismo, la contaminazione culturale, che garantisce la libertà di coscienza, favorisce la virtù, l’inclusione, la giustizia, la misericordia e antepone il merito alla discendenza. Il deciso impegno per la meritocrazia e la condanna delle pratiche inquisitoriali si accompagnano a una proposta di riforma del Sant'Uffizio che permette di rispettare i suoi orientamenti e le sue finalità fondative.
Antonio Enríquez Gómez, Política angélica. Sobre el gobierno que se debe tener con los reducidos a la fe católica y con los que se apartaron de ella, edición crítica, estudio y notas de Felice Gambin.
Felice Gambin
2024-01-01
Abstract
Perseguitato come giudaizzante dall'Inquisizione, Antonio Enríquez Gómez stampò la Politica angelica durante il suo esilio francese a Rouen nel 1647. Si conservano sette esemplari del testo in cinque dialoghi e una sola copia di un’altra emissione in tre dialoghi. Questa prima edizione critica e commentata dell’unico esemplare conservato dell’emissione B colma una lacuna che consentirà ai lettori di giudicare in prima persona molte affermazioni di questo trattato politico barocco. Di fronte alla politica satanica che domina il mondo, lo scrittore e drammaturgo di Cuenca propone una politica angelica costruita attraverso l’inclusione sociale e religiosa, il sincretismo, la contaminazione culturale, che garantisce la libertà di coscienza, favorisce la virtù, l’inclusione, la giustizia, la misericordia e antepone il merito alla discendenza. Il deciso impegno per la meritocrazia e la condanna delle pratiche inquisitoriali si accompagnano a una proposta di riforma del Sant'Uffizio che permette di rispettare i suoi orientamenti e le sue finalità fondative.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.