Il contributo osserva in prospettiva storico-educativa la maturazione di una postura antifascista in Lino Monchieri (1922-2001), maestro bresciano deportato nei campi di prigionia e di lavoro del Terzo Reich; autore di uno dei più importanti "diari della prigionia"; promotore di molteplici iniziative editoriali per la casa editrice "La Scuola"; autore di numerosi libri per ragazze e ragazzi che attingono alle memorie della deportazione. Essi narrano non solo le violenze e le abiezioni osservate e subite, ma esprimono anche un messaggio fondamentale: solo l’istruzione diffusa, l’educazione al senso critico e alla partecipazione sociale avrebbero potuto arginare la riemersione dei regimi totalitari e garantire la pacifica convivenza tra i popoli.
Raccontare la guerra: l'‘apostolato educativo' di Lino Monchieri tra memoria e dovere morale
Gabusi D
2019-01-01
Abstract
Il contributo osserva in prospettiva storico-educativa la maturazione di una postura antifascista in Lino Monchieri (1922-2001), maestro bresciano deportato nei campi di prigionia e di lavoro del Terzo Reich; autore di uno dei più importanti "diari della prigionia"; promotore di molteplici iniziative editoriali per la casa editrice "La Scuola"; autore di numerosi libri per ragazze e ragazzi che attingono alle memorie della deportazione. Essi narrano non solo le violenze e le abiezioni osservate e subite, ma esprimono anche un messaggio fondamentale: solo l’istruzione diffusa, l’educazione al senso critico e alla partecipazione sociale avrebbero potuto arginare la riemersione dei regimi totalitari e garantire la pacifica convivenza tra i popoli.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.