L’adozione di strumenti giuridici appartenenti alla tradizione occidentale in zone geografiche e in contesti socioculturali lontani ha favorito l’affermazione del pluralismo come fenomeno globale. Muovendo da questo assunto, è anche possibile ipotizzare una dinamica inversa, in cui i fenomeni migratori (di persone, ma anche di idee) hanno incoraggiato l’incontro fra regole sociali ‘esterne’ e ordinamenti ‘riceventi’. Andando oltre la mera auto-qualificazione, a livello costituzionale, dello ‘stato multiculturale’, nei decenni specifiche esperienze sono state assunte come modelli o prototipi per la caratterizzazione di fenomeni costituzionali basati sul multiculturalismo. Vengono in considerazione, da un lato, l’India, la cui peculiarità risiede nel suo essere una sui generis pristine constitution caratterizzata da flessibilità, pragmatismo e ibridazione; dall’altro lato, quegli ordinamenti che condividono contestualmente una comune esperienza storica (l’appartenenza al Commonwealth), un’eredità culturale (di matrice ‘occidentale’) rimasta in certo qual grado la base costitutiva dell’esperienza ordinamentale post-coloniale, nonché l’implementazione – o il tentativo di implementazione – di politiche segnatamente definite ‘multiculturali’ dagli attori costituzionali: Canada, Stati Uniti d’America, Australia e Nuova Zelanda.
Stato multiculturale
enrico andreoli;
2024-01-01
Abstract
L’adozione di strumenti giuridici appartenenti alla tradizione occidentale in zone geografiche e in contesti socioculturali lontani ha favorito l’affermazione del pluralismo come fenomeno globale. Muovendo da questo assunto, è anche possibile ipotizzare una dinamica inversa, in cui i fenomeni migratori (di persone, ma anche di idee) hanno incoraggiato l’incontro fra regole sociali ‘esterne’ e ordinamenti ‘riceventi’. Andando oltre la mera auto-qualificazione, a livello costituzionale, dello ‘stato multiculturale’, nei decenni specifiche esperienze sono state assunte come modelli o prototipi per la caratterizzazione di fenomeni costituzionali basati sul multiculturalismo. Vengono in considerazione, da un lato, l’India, la cui peculiarità risiede nel suo essere una sui generis pristine constitution caratterizzata da flessibilità, pragmatismo e ibridazione; dall’altro lato, quegli ordinamenti che condividono contestualmente una comune esperienza storica (l’appartenenza al Commonwealth), un’eredità culturale (di matrice ‘occidentale’) rimasta in certo qual grado la base costitutiva dell’esperienza ordinamentale post-coloniale, nonché l’implementazione – o il tentativo di implementazione – di politiche segnatamente definite ‘multiculturali’ dagli attori costituzionali: Canada, Stati Uniti d’America, Australia e Nuova Zelanda.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Stato Multiculturale_compressed.pdf
solo utenti autorizzati
Tipologia:
Versione dell'editore
Licenza:
Accesso ristretto
Dimensione
243.74 kB
Formato
Adobe PDF
|
243.74 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.