Il presente volume contiene i contributi degli Atti del convegno del progetto PRIN2017 organizzato proprio alla metà del periodo di ricerca, e viene pubblicato appena dopo la chiusura ufficiale del progetto stesso. Il suo titolo ci porta in medias res, invocando il metodo di indagine che abbiamo scelto per condurre le nostre ricerche. Ci siamo preposti di investigare alcuni aspetti della grammatica del periodo medievale fino all’età moderna attraverso la sua elaborazione metalinguistica, colta nel suo divenire, nella sua codifica consegnata alla corrispondente grammaticografia non ancora sufficientemente esplorata. Per la nostra ricerca non abbiamo avuto opere di riferimento di tipo lessicologico o lessicografico, perché esse rimangono un desideratum. Anche un lessico come quello di Schad (2007) termina nella scelta delle opere indagate con il V sec. d.C. Le stesse grammatiche, trattati e commenti grammaticali, e le opere retoriche a partire dal basso medioevo sono solo parzialmente pubblicate, anche in articoli di riviste, ma molte di esse sono conservate in manoscritti inediti nelle biblioteche europee (cfr. Thurot 1868). Tuttavia, strumenti come alcune banche dati dedicate a testi grammaticali del basso e alto Medioevo, costruite negli ultimi decenni, quali Brepols, Mirabile di Sismel, in parte i testi della banca dati della Digital Library of Late-Antique Latin Texts, il Corpus Corporum dell’Università di Zurigo, ci hanno permesso di condurre analisi terminologiche raffinate, di vagliare contesti nella loro dimensione diacronica per poter tracciare una microstoria del metalinguaggio di quei secoli.
Introduzione
Paola Cotticelli-Kurras
2024-01-01
Abstract
Il presente volume contiene i contributi degli Atti del convegno del progetto PRIN2017 organizzato proprio alla metà del periodo di ricerca, e viene pubblicato appena dopo la chiusura ufficiale del progetto stesso. Il suo titolo ci porta in medias res, invocando il metodo di indagine che abbiamo scelto per condurre le nostre ricerche. Ci siamo preposti di investigare alcuni aspetti della grammatica del periodo medievale fino all’età moderna attraverso la sua elaborazione metalinguistica, colta nel suo divenire, nella sua codifica consegnata alla corrispondente grammaticografia non ancora sufficientemente esplorata. Per la nostra ricerca non abbiamo avuto opere di riferimento di tipo lessicologico o lessicografico, perché esse rimangono un desideratum. Anche un lessico come quello di Schad (2007) termina nella scelta delle opere indagate con il V sec. d.C. Le stesse grammatiche, trattati e commenti grammaticali, e le opere retoriche a partire dal basso medioevo sono solo parzialmente pubblicate, anche in articoli di riviste, ma molte di esse sono conservate in manoscritti inediti nelle biblioteche europee (cfr. Thurot 1868). Tuttavia, strumenti come alcune banche dati dedicate a testi grammaticali del basso e alto Medioevo, costruite negli ultimi decenni, quali Brepols, Mirabile di Sismel, in parte i testi della banca dati della Digital Library of Late-Antique Latin Texts, il Corpus Corporum dell’Università di Zurigo, ci hanno permesso di condurre analisi terminologiche raffinate, di vagliare contesti nella loro dimensione diacronica per poter tracciare una microstoria del metalinguaggio di quei secoli.File | Dimensione | Formato | |
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