Quali saperi pedagogici sono necessari in questo tempo di crisi multidimensionali ed ecosociali? Come ricostruire su altre premesse i saperi per educare ed educarci ad andare oltre i modelli di dominio ispirati al capitalismo e al patriarcato? Attingendo alle prospettive femministe ed ecofemministe, ai saperi della pedagogia critica e al pensiero ecologico, il libro compone – come una coperta patchwork – teorie, risvolti concreti e ipotesi di convivenza emergenti per immaginare la transizione ecosociale. Nella prima parte, Corpi responsabili, vengono esplorati i “corpi insorgenti” che dissentono nelle piazze, nei quartieri, nei territori, ed espongono la propria fragilità di corpi sessuati contro il sistema economico e il dominio maschile sulle donne, creando spazi concreti e simbolici di “lotta amata”. La seconda parte, Saperi per transitare oltre il dominio, dà conto di cosa possiamo apprendere andando “a scuola dalle femministe”: con Virginia Woolf, Adrienne Rich e bell hooks possiamo aspirare ad aule universitarie e istituzioni accademiche come spazi di pensiero critico e di convivenza reale delle differenze. Ad avanzare delle ipotesi sul vivere insieme in un tempo di crisi contribuisce il pensiero radicale di Ivan Illich: una proposta di convivialità e di ripensamento delle relazioni di amicizia come inizio della politica. Infine una riflessione di pedagogia critica attorno alle teorie e alle pratiche dei movimenti che immaginano la transizione ecosociale, con forte vocazione all’apprendimento e all’autoeducazione: galassie di esperienze e comunità, veri e propri laboratori di cittadinanza ecologica, che si appassionano al presente facendo “prove di futuro”.
Ecopedagogia femminista. Prospettive di genere della transizione ecosociale
Antonia De Vita
2024-01-01
Abstract
Quali saperi pedagogici sono necessari in questo tempo di crisi multidimensionali ed ecosociali? Come ricostruire su altre premesse i saperi per educare ed educarci ad andare oltre i modelli di dominio ispirati al capitalismo e al patriarcato? Attingendo alle prospettive femministe ed ecofemministe, ai saperi della pedagogia critica e al pensiero ecologico, il libro compone – come una coperta patchwork – teorie, risvolti concreti e ipotesi di convivenza emergenti per immaginare la transizione ecosociale. Nella prima parte, Corpi responsabili, vengono esplorati i “corpi insorgenti” che dissentono nelle piazze, nei quartieri, nei territori, ed espongono la propria fragilità di corpi sessuati contro il sistema economico e il dominio maschile sulle donne, creando spazi concreti e simbolici di “lotta amata”. La seconda parte, Saperi per transitare oltre il dominio, dà conto di cosa possiamo apprendere andando “a scuola dalle femministe”: con Virginia Woolf, Adrienne Rich e bell hooks possiamo aspirare ad aule universitarie e istituzioni accademiche come spazi di pensiero critico e di convivenza reale delle differenze. Ad avanzare delle ipotesi sul vivere insieme in un tempo di crisi contribuisce il pensiero radicale di Ivan Illich: una proposta di convivialità e di ripensamento delle relazioni di amicizia come inizio della politica. Infine una riflessione di pedagogia critica attorno alle teorie e alle pratiche dei movimenti che immaginano la transizione ecosociale, con forte vocazione all’apprendimento e all’autoeducazione: galassie di esperienze e comunità, veri e propri laboratori di cittadinanza ecologica, che si appassionano al presente facendo “prove di futuro”.File | Dimensione | Formato | |
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