Nel volume si raccolgono i sette contributi presentati durante la giornata di studi su Mario Segre (1904-1944): i percorsi di ricerca di un antichista sotto il Fascismo, organizzata all’Università di Verona nel 2022. Segre è noto ai classicisti per essere stato un grande epigrafista, tanto che le sue sillogi delle iscrizioni delle isole egee, pubblicate postume, sono ancora oggi un punto di riferimento per gli specialisti del settore; meno noto è invece il fatto che tali sillogi furono preparate da un lungo lavoro di ricerca sul campo che Segre svolse nell’Egeo, a partire dal semestre trascorso in Grecia come borsista della Scuola Archeologica di Atene, nel 1930. Ancora meno noto, d’altronde, è il fatto che lo studioso, prima di affermarsi come epigrafista, coltivò interessi scientifici variegati, di carattere geografico e storiografico, i quali dimostrano la solidità della sua formazione umanistica. I contributi di questo volume, dunque, intendono gettare luce sulla ricchezza della produzione scientifica di Segre e, concretamente, indagare i principali percorsi di ricerca da lui intrapresi sin dagli anni dell’università, che si devono inquadrare nel contesto culturale segnato dall’affermazione della dittatura fascista. Nel dettaglio, il periodo sotto esame è quello compreso tra il 1924, quando Segre da studente universitario si avviò alla ricerca scientifica, e il 1944, quando lo studioso – com’è risaputo – fu deportato e ucciso ad Auschwitz.
Mario Segre: i percorsi di ricerca di un antichista sotto il Fascismo
bianchi, edoardo
2024-01-01
Abstract
Nel volume si raccolgono i sette contributi presentati durante la giornata di studi su Mario Segre (1904-1944): i percorsi di ricerca di un antichista sotto il Fascismo, organizzata all’Università di Verona nel 2022. Segre è noto ai classicisti per essere stato un grande epigrafista, tanto che le sue sillogi delle iscrizioni delle isole egee, pubblicate postume, sono ancora oggi un punto di riferimento per gli specialisti del settore; meno noto è invece il fatto che tali sillogi furono preparate da un lungo lavoro di ricerca sul campo che Segre svolse nell’Egeo, a partire dal semestre trascorso in Grecia come borsista della Scuola Archeologica di Atene, nel 1930. Ancora meno noto, d’altronde, è il fatto che lo studioso, prima di affermarsi come epigrafista, coltivò interessi scientifici variegati, di carattere geografico e storiografico, i quali dimostrano la solidità della sua formazione umanistica. I contributi di questo volume, dunque, intendono gettare luce sulla ricchezza della produzione scientifica di Segre e, concretamente, indagare i principali percorsi di ricerca da lui intrapresi sin dagli anni dell’università, che si devono inquadrare nel contesto culturale segnato dall’affermazione della dittatura fascista. Nel dettaglio, il periodo sotto esame è quello compreso tra il 1924, quando Segre da studente universitario si avviò alla ricerca scientifica, e il 1944, quando lo studioso – com’è risaputo – fu deportato e ucciso ad Auschwitz.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.