Il contributo analizza il regime normativo speciale in materia di prova della discriminazione sul lavoro, partendo dalla premessa che il diritto antidiscriminatorio è di derivazione Ue e le fonti interne devono essere pertanto lette in una prospettiva di interpretazione conforme, tenendo in considerazione la giurisprudenza della Corte di giustizia. Lo schema di lettura proposto, accolto anche dalla Corte di Cassazione, in particolare nella pronuncia n. 1/2020, individua in capo al ricorrente un onere di prova semi-piena, in termini di prova di una porzione di fattispecie ovvero di prova di probabilità "attenuata" del nesso causale. In questa prospettiva, sono indagati l'uso della prova statistica, nonché, sul versante dell'onere di prova del convenuto, l'interazione tra la prova della non discriminazione dell'atto e l'eventuale prova della sua giustificatezza.
Le discriminazioni
Marco Peruzzi
2024-01-01
Abstract
Il contributo analizza il regime normativo speciale in materia di prova della discriminazione sul lavoro, partendo dalla premessa che il diritto antidiscriminatorio è di derivazione Ue e le fonti interne devono essere pertanto lette in una prospettiva di interpretazione conforme, tenendo in considerazione la giurisprudenza della Corte di giustizia. Lo schema di lettura proposto, accolto anche dalla Corte di Cassazione, in particolare nella pronuncia n. 1/2020, individua in capo al ricorrente un onere di prova semi-piena, in termini di prova di una porzione di fattispecie ovvero di prova di probabilità "attenuata" del nesso causale. In questa prospettiva, sono indagati l'uso della prova statistica, nonché, sul versante dell'onere di prova del convenuto, l'interazione tra la prova della non discriminazione dell'atto e l'eventuale prova della sua giustificatezza.File | Dimensione | Formato | |
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