Attraverso le lettere di Gilbert Clavel è possibile approfondire la lettura di due progetti: il libro Un istituto per suicidi e lo spettacolo Balli Plastici. Nel 1917 Clavel invita Fortunato Depero - abbandonato dall'impresario dei Balletti Russi Djagilev proprio durante la produzione della sua scenografia per Le Chant du rossignol - a Capri, salvando così l'artista dall'esito fallimentare dell'incarico. L'idea di lavorare con Depero entusiasma Clavel che subito lo coinvolge come illustratore del racconto Un istituto per suicidi. Nonostante la prosa arcaica, anche a causa della traduzione di Italo Tavolato, usata da Clavel nella novella e giudicata dai critici troppo lontana dall'attualità. Depero riesce attraverso illustrazioni essenziali a interpretare il lato onirico del racconto con uno spirito critico e disincantato. Seppur fedele ai luoghi descritti, mantiene efficaci metafore visive, come le anguste scale, che comunicano claustrofobia e inquietudine, e inventa personaggi che in seguito si svilupperanno nel progetto dei Balli Plastici. Al Teatro dei Piccoli di Roma, il 15 aprile 1918, esordiscono sulla scena i Balli Plastici, ideati da Depero con la collaborazione di Clavel e la direzione musicale di Alfredo Casella. I Balli rappresentano, secondo lo slogan di Depero, "un mondo poliespressivo, ricchissimo di sorprese, si trovare e di magie pittoriche, foniche, plastiche, per tutte le mentalità, per tutte le età, per tutte le culture, per tutte le razze comprese gli animali". Privi di una trama precisa, appaiono un insieme di storie spumeggianti, un tripudio cromatico, un trionfo dell'innovazione, ma la messa in scena del combattimento crudele dei selvaggi è tragicamente nel solco del primo conflitto mondiale. Il volume presenta il nucleo di lettere, alcune delle quali inedite, conservato al Mart presso l'Archivio del '900, introdotto dai contributi della curatrice e di Ruedi Ankli, che ha eseguito la sua ricerca presso lo Staatsarchiv Basel-Stadt, e approfondito dalle biografie di ciascun personaggio citato nelle lettere a cura di Jessica Bianchera

Il carteggio Clavel-Depero. 1917-1921

Jessica Bianchera
2019-01-01

Abstract

Attraverso le lettere di Gilbert Clavel è possibile approfondire la lettura di due progetti: il libro Un istituto per suicidi e lo spettacolo Balli Plastici. Nel 1917 Clavel invita Fortunato Depero - abbandonato dall'impresario dei Balletti Russi Djagilev proprio durante la produzione della sua scenografia per Le Chant du rossignol - a Capri, salvando così l'artista dall'esito fallimentare dell'incarico. L'idea di lavorare con Depero entusiasma Clavel che subito lo coinvolge come illustratore del racconto Un istituto per suicidi. Nonostante la prosa arcaica, anche a causa della traduzione di Italo Tavolato, usata da Clavel nella novella e giudicata dai critici troppo lontana dall'attualità. Depero riesce attraverso illustrazioni essenziali a interpretare il lato onirico del racconto con uno spirito critico e disincantato. Seppur fedele ai luoghi descritti, mantiene efficaci metafore visive, come le anguste scale, che comunicano claustrofobia e inquietudine, e inventa personaggi che in seguito si svilupperanno nel progetto dei Balli Plastici. Al Teatro dei Piccoli di Roma, il 15 aprile 1918, esordiscono sulla scena i Balli Plastici, ideati da Depero con la collaborazione di Clavel e la direzione musicale di Alfredo Casella. I Balli rappresentano, secondo lo slogan di Depero, "un mondo poliespressivo, ricchissimo di sorprese, si trovare e di magie pittoriche, foniche, plastiche, per tutte le mentalità, per tutte le età, per tutte le culture, per tutte le razze comprese gli animali". Privi di una trama precisa, appaiono un insieme di storie spumeggianti, un tripudio cromatico, un trionfo dell'innovazione, ma la messa in scena del combattimento crudele dei selvaggi è tragicamente nel solco del primo conflitto mondiale. Il volume presenta il nucleo di lettere, alcune delle quali inedite, conservato al Mart presso l'Archivio del '900, introdotto dai contributi della curatrice e di Ruedi Ankli, che ha eseguito la sua ricerca presso lo Staatsarchiv Basel-Stadt, e approfondito dalle biografie di ciascun personaggio citato nelle lettere a cura di Jessica Bianchera
2019
9788895133461
Fortunato Depero, Gilbert Clavel, carteggio
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/1120994
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact