Taking a historiographic perspective, our work analyses cases of functional mutism which affected traumatized soldiers during WWI, in the light of what we know today about psychogenic voice and speech disorders (notably Duffy 2016, Baker 2016, Caputo Rosen et al. 2021). Our analysis highlights some lines of continuity in the description of the disorders, as the symptoms and their manifestations were correctly and accurately identified by militarydoctors. On the other hand, a fracture in the medical literature emerges as for the understanding of the ways in which trauma affected soldiers’ mind, brain, and body. More specifically, the medical studies conducted during or immediately after the conflict fail to identify the psychological mechanism by which the trauma experienced by soldiers manifests itself as a voice or speech disorder. The dialogue that we enacted between the past and present observations shows that voice and speech disorders can be fully understood only by considering the complex interaction between emotional and psychological factors, physiological ones and, finally, environmental and socio-cultural aspects.

Assumendo un approccio di tipo storiografico, il lavoro osserva i casi di mutismo da emozione di guerra manifestati dai soldati traumatizzati durante il primo conflitto mondiale alla luce di ciò che oggi sappiamo dei disturbi della voce e della parola di origine emotiva (in particolare Duffy 2016, Baker 2016, Caputo Rosen et al. 2021). Dall’analisi emergono delle chiare linee di continuità nella descrizione del disturbo: i sintomi e la loro manifestazione sono stati còlti dai medici militari con una certa precisione, soprattutto se consideriamo le condizioni in cui sono avvenute queste osservazioni. D’altro lato, si riscontra una vera e propria frattura nella letteratura medica in relazione alla comprensione dei modi in cui il trauma agisce sulla mente, sul cervello e sul corpo dei soldati. Più specificamente, gli studi condotti durante o a ridosso del conflitto non riescono a identificare il meccanismo psicologico in base al quale il trauma vissuto dai soldati si manifesta nella forma di un disturbo della voce e della parola. Il percorso condotto tra le osservazioni di ieri e quelle di oggi mostra quanto i disturbi della voce possano essere compresi solo considerando la complessa interazione tra gli aspetti emotivi e psicologici, quelli fisiologici e, infine, quelli ambientali e socio-culturali.

Dal mutismo isterico ai disturbi psicogeni della voce e della parola: linee di continuità e fratture nella riflessione medica

Dal Maso S.
2023-01-01

Abstract

Taking a historiographic perspective, our work analyses cases of functional mutism which affected traumatized soldiers during WWI, in the light of what we know today about psychogenic voice and speech disorders (notably Duffy 2016, Baker 2016, Caputo Rosen et al. 2021). Our analysis highlights some lines of continuity in the description of the disorders, as the symptoms and their manifestations were correctly and accurately identified by militarydoctors. On the other hand, a fracture in the medical literature emerges as for the understanding of the ways in which trauma affected soldiers’ mind, brain, and body. More specifically, the medical studies conducted during or immediately after the conflict fail to identify the psychological mechanism by which the trauma experienced by soldiers manifests itself as a voice or speech disorder. The dialogue that we enacted between the past and present observations shows that voice and speech disorders can be fully understood only by considering the complex interaction between emotional and psychological factors, physiological ones and, finally, environmental and socio-cultural aspects.
2023
Psychogenic voice disorders, Functional speech disorders, Voice and affect
disturbi della voce e della parola di origine psichica, mutismo di guerra, emozione e voce
Assumendo un approccio di tipo storiografico, il lavoro osserva i casi di mutismo da emozione di guerra manifestati dai soldati traumatizzati durante il primo conflitto mondiale alla luce di ciò che oggi sappiamo dei disturbi della voce e della parola di origine emotiva (in particolare Duffy 2016, Baker 2016, Caputo Rosen et al. 2021). Dall’analisi emergono delle chiare linee di continuità nella descrizione del disturbo: i sintomi e la loro manifestazione sono stati còlti dai medici militari con una certa precisione, soprattutto se consideriamo le condizioni in cui sono avvenute queste osservazioni. D’altro lato, si riscontra una vera e propria frattura nella letteratura medica in relazione alla comprensione dei modi in cui il trauma agisce sulla mente, sul cervello e sul corpo dei soldati. Più specificamente, gli studi condotti durante o a ridosso del conflitto non riescono a identificare il meccanismo psicologico in base al quale il trauma vissuto dai soldati si manifesta nella forma di un disturbo della voce e della parola. Il percorso condotto tra le osservazioni di ieri e quelle di oggi mostra quanto i disturbi della voce possano essere compresi solo considerando la complessa interazione tra gli aspetti emotivi e psicologici, quelli fisiologici e, infine, quelli ambientali e socio-culturali.
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