Lo scritto propone una lettura in chiave critica delle argomentazioni sviluppate sul tema assai controverso della costituzione mediante testamento di un vincolo di destinazione ex art. 2645-ter c.c. L'analisi, orientata anzitutto dai principi di meritevolezza e di responsabilità patrimoniale, non trascura di indagare l'eventuale antinomia tra il vincolo di destinazione e il principio di equivalenza delle forme testamentarie, dimostrando infine come essa si riveli infondata. Ad esito dello studio, si giungerà alla conclusione che il testamento può accogliere e tollerare una clausola che, nel vincolare i beni, imprima loro una destinazione per il perseguimento di un interesse meritevole di tutela in aderenza alla volontà libera e autentica del testatore.
Il vincolo di destinazione testamentario: un percorso attraverso le “omissioni” del legislatore
Scaduto Gaia
2022-01-01
Abstract
Lo scritto propone una lettura in chiave critica delle argomentazioni sviluppate sul tema assai controverso della costituzione mediante testamento di un vincolo di destinazione ex art. 2645-ter c.c. L'analisi, orientata anzitutto dai principi di meritevolezza e di responsabilità patrimoniale, non trascura di indagare l'eventuale antinomia tra il vincolo di destinazione e il principio di equivalenza delle forme testamentarie, dimostrando infine come essa si riveli infondata. Ad esito dello studio, si giungerà alla conclusione che il testamento può accogliere e tollerare una clausola che, nel vincolare i beni, imprima loro una destinazione per il perseguimento di un interesse meritevole di tutela in aderenza alla volontà libera e autentica del testatore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.