Il contributo affronta il tema dell'intelligenza artificiale secondo una prospettiva estetica. Nella fattispecie, si cercherà di verificare in che modo l'intelligenza artificiale (IA) faccia parte della storia dei materiali della creazione artistica, vale a dire se rientra in quei materiali che impiegati secondo ragione da una soggettività creatrice determinano il naturale sviluppo delle forme artistiche, oppure se essa si pone su un piano radicalmente differente. Questa seconda ipotesi è giustificata dal fatto che l’artista può senz'altro servirsi dell’IA come di uno strumento di lavoro, eppure essa gode di un certo grado di indipendenza che le consente di porsi di fronte all'artista non soltanto come complemento del processo produttivo, ma soprattutto in veste di vero e proprio partner. L'evoluzione di particolari modelli di machine learning, ad esempio quelli basati su rete generativa avversaria, ha infatti avuto ampia risonanza anche nel mondo dell'arte, segnatamente in virtù della possibilità di affiancare l’IA all’artista nella creazione; per la prima volta, si registra dunque l'instaurarsi di un rapporto di pseudo-coautorialità in cui la macchina non si limita ad elaborare i dati immessi secondo le istruzioni prefissate dall'artista, giacché è la macchina stessa a decidere come disporre l'ordine della creazione. In ultima analisi, approfondire il tema dell'IA in relazione alla storia dei materiali della creazione costringe perciò ad aprire un dibattito intorno allo statuto dell'artista nella nostra epoca. L'esposizione degli assunti sarà corroborata da un confronto serrato con l'installazione site-specific "Renaissance Dreams" dell'artista Refik Anadol, che a nostro avviso ne costituisce un esempio paradigmatico.

Evoluzione e dialettica dei materiali nell’arte. Il caso dell'intelligenza artificiale

Manuel Mazzucchini
2023-01-01

Abstract

Il contributo affronta il tema dell'intelligenza artificiale secondo una prospettiva estetica. Nella fattispecie, si cercherà di verificare in che modo l'intelligenza artificiale (IA) faccia parte della storia dei materiali della creazione artistica, vale a dire se rientra in quei materiali che impiegati secondo ragione da una soggettività creatrice determinano il naturale sviluppo delle forme artistiche, oppure se essa si pone su un piano radicalmente differente. Questa seconda ipotesi è giustificata dal fatto che l’artista può senz'altro servirsi dell’IA come di uno strumento di lavoro, eppure essa gode di un certo grado di indipendenza che le consente di porsi di fronte all'artista non soltanto come complemento del processo produttivo, ma soprattutto in veste di vero e proprio partner. L'evoluzione di particolari modelli di machine learning, ad esempio quelli basati su rete generativa avversaria, ha infatti avuto ampia risonanza anche nel mondo dell'arte, segnatamente in virtù della possibilità di affiancare l’IA all’artista nella creazione; per la prima volta, si registra dunque l'instaurarsi di un rapporto di pseudo-coautorialità in cui la macchina non si limita ad elaborare i dati immessi secondo le istruzioni prefissate dall'artista, giacché è la macchina stessa a decidere come disporre l'ordine della creazione. In ultima analisi, approfondire il tema dell'IA in relazione alla storia dei materiali della creazione costringe perciò ad aprire un dibattito intorno allo statuto dell'artista nella nostra epoca. L'esposizione degli assunti sarà corroborata da un confronto serrato con l'installazione site-specific "Renaissance Dreams" dell'artista Refik Anadol, che a nostro avviso ne costituisce un esempio paradigmatico.
2023
978-88-5509-591-4
Dialettica dei materiali, Filosofia dell'arte, Intelligenza artificiale, Walter Benjamin
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/1119707
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact