La coscienza della transizione ecologica: spunti filosofici tra Gaia e Apocalisse

La questione ecologica entra nel discorso filosofico come crisi dell’esperienza umana di radicamento, ma anche come crisi dei paradigmi teorici ed etici con i quali la modernità rappresenta il nostro rapporto con il mondo. È dunque in corso una vera e propria mutazione. Per scongiurare la follia – da sempre legata all’alterazione tra la mente e il mondo – occorre una nuova cura della coscienza incarnata, oggi affaticata da posture di evitamento, di negligenza o di eco-ansia. Questa è l’occasione per decostruire le ideologie della “natura”, ma anche per smascherare le connessioni tra lo sfruttamento della terra e le culture dello scarto. Scopo del saggio è quello di recuperare una filosofia attenta alla materialità, come quella di Maria Zambrano e di Bruno Latour, per tentare di rispondere all’attuale rimozione di tutto ciò che ricorda il limite: il senso della trascendenza e le voci dei soggetti emarginati sul piano sociale e simbolico. A questo proposito risulta interessante seguire alcune voci eco-femministe nel dibattito che si è sviluppato attorno all’ipotesi-Gaia.