Introduzione: L’utilizzo di sistemi ibridi avanzati per l’infusione automatizzata di insulina (AHCL) nella gestione terapeutica del DM1 è notevolmente aumentato nel corso degli ultimi anni dimostrando un incremento del tempo trascorso in euglicemia ed una contestuale riduzione del tempo trascorso in ipoglicemia. In particolare, il loro utilizzo in corso di attività fisica potrebbe ridurre la paura dell’ipoglicemia legata alla pratica dell’esercizio fisico. Tuttavia, ottimizzare l’andamento glicemico è particolarmente impegnativo durante gli esercizi praticati dopo un pasto, vista la necessità di ridurre al minimo l’escursione glicemica successiva al pasto e, al tempo stesso, di ridurre il rischio di ipoglicemia indotta dall'esercizio. Obiettivo: valutare il tempo in range (TIR), il tempo in ipoglicemia (TBR) e in iperglicemia (TAR) durante l’esecuzione di due tipologie di attività fisica (aerobica ad intensità moderata ed intermittente ad alta intensità), praticate in fase post-prandiale tardiva, in soggetti affetti da DM1 in terapia insulinica con il sistema AHCL Tandem t:slim X2. Metodi: studio pilota crossover randomizzato in cui soggetti affetti da DM1 hanno partecipato a due sessioni di studio: un’attività aerobica moderata (AER) e un’attività intervallata ad alta intensità (HIIT). I soggetti hanno compilato tre questionari per valutare la paura di episodi ipoglicemici, la soddisfazione per il trattamento in atto e lo stress correlato alla malattia. Glicemia e lattato sono stati misurati ogni 10 minuti nel periodo pre e post esercizio, ogni 5 minuti durante l’esercizio. Il glucosio interstiziale è stato registrato ogni 5 minuti dal sensore. Tempo in range (TIR), in ipoglicemia (TBR) e in iperglicemia (TAR) sono stati registrati dal sensore nel periodo di osservazione e durante la notte successiva all’esercizio. Risultati: 10 pazienti (M/F=3/7) con DM1 hanno partecipato alle due sessioni di studio. In corso di attività AER e HIT non si sono verificati eventi ipoglicemici (TBR=0%). Durante AER e HIIT e durante il successivo periodo di recupero di 1 ora non si sono osservate differenze significative in TAR, TBR, TIR e variabilità glicemica espressa come CV. La quantità di insulina somministrata come boli automatizzati era simile durante entrambe le sessioni e la quantità CHO rescue minima. Si è osservato un tempo di sospensione automatica dell’erogazione basale di insulina maggiore durante la sessione HIIT rispetto alla sessione AER (p=0.021) e tale sospensione riguardava soprattutto la fase di recupero dopo la fine dell’esercizio. Infine, durante la notte dopo AER e HIIT, il tempo trascorso in ipoglicemia era minimo, inferiore a 1%. Il punteggio dei questionari ha evidenziato soddisfazione per il trattamento in atto e un basso timore per le ipoglicemie. Conclusione: L’utilizzo di questo sistema avanzato ibrido in sessioni di esercizio svolte a tre ore da un pasto ha permesso di mantenere un buon andamento della glicemia sia durante attività fisica aerobica ad intensità moderata sia durante attività intervallata ad alta intensità, minimizzando il rischio di ipoglicemie e prevenendo eccessivi picchi iperglicemici. I risultati del nostro studio non sono purtroppo generalizzabili ad altri sistemi AHCL dal momento che ciascun sistema di pancreas artificiale utilizza un algoritmo con peculiarità specifiche il cui impatto durante la pratica dell’esercizio andrà valutata nel corso di ulteriori studi.
I sistemi automatizzati ibridi avanzati per l'infusione di insulina: valutazione dell’andamento glicemico durante due tipologie di attività fisica svolte in fase post-prandiale in soggetti adulti affetti da dm1. Studio pilota randomizzato crossover.
Da Prato Giuliana
Writing – Original Draft Preparation
2023-01-01
Abstract
Introduzione: L’utilizzo di sistemi ibridi avanzati per l’infusione automatizzata di insulina (AHCL) nella gestione terapeutica del DM1 è notevolmente aumentato nel corso degli ultimi anni dimostrando un incremento del tempo trascorso in euglicemia ed una contestuale riduzione del tempo trascorso in ipoglicemia. In particolare, il loro utilizzo in corso di attività fisica potrebbe ridurre la paura dell’ipoglicemia legata alla pratica dell’esercizio fisico. Tuttavia, ottimizzare l’andamento glicemico è particolarmente impegnativo durante gli esercizi praticati dopo un pasto, vista la necessità di ridurre al minimo l’escursione glicemica successiva al pasto e, al tempo stesso, di ridurre il rischio di ipoglicemia indotta dall'esercizio. Obiettivo: valutare il tempo in range (TIR), il tempo in ipoglicemia (TBR) e in iperglicemia (TAR) durante l’esecuzione di due tipologie di attività fisica (aerobica ad intensità moderata ed intermittente ad alta intensità), praticate in fase post-prandiale tardiva, in soggetti affetti da DM1 in terapia insulinica con il sistema AHCL Tandem t:slim X2. Metodi: studio pilota crossover randomizzato in cui soggetti affetti da DM1 hanno partecipato a due sessioni di studio: un’attività aerobica moderata (AER) e un’attività intervallata ad alta intensità (HIIT). I soggetti hanno compilato tre questionari per valutare la paura di episodi ipoglicemici, la soddisfazione per il trattamento in atto e lo stress correlato alla malattia. Glicemia e lattato sono stati misurati ogni 10 minuti nel periodo pre e post esercizio, ogni 5 minuti durante l’esercizio. Il glucosio interstiziale è stato registrato ogni 5 minuti dal sensore. Tempo in range (TIR), in ipoglicemia (TBR) e in iperglicemia (TAR) sono stati registrati dal sensore nel periodo di osservazione e durante la notte successiva all’esercizio. Risultati: 10 pazienti (M/F=3/7) con DM1 hanno partecipato alle due sessioni di studio. In corso di attività AER e HIT non si sono verificati eventi ipoglicemici (TBR=0%). Durante AER e HIIT e durante il successivo periodo di recupero di 1 ora non si sono osservate differenze significative in TAR, TBR, TIR e variabilità glicemica espressa come CV. La quantità di insulina somministrata come boli automatizzati era simile durante entrambe le sessioni e la quantità CHO rescue minima. Si è osservato un tempo di sospensione automatica dell’erogazione basale di insulina maggiore durante la sessione HIIT rispetto alla sessione AER (p=0.021) e tale sospensione riguardava soprattutto la fase di recupero dopo la fine dell’esercizio. Infine, durante la notte dopo AER e HIIT, il tempo trascorso in ipoglicemia era minimo, inferiore a 1%. Il punteggio dei questionari ha evidenziato soddisfazione per il trattamento in atto e un basso timore per le ipoglicemie. Conclusione: L’utilizzo di questo sistema avanzato ibrido in sessioni di esercizio svolte a tre ore da un pasto ha permesso di mantenere un buon andamento della glicemia sia durante attività fisica aerobica ad intensità moderata sia durante attività intervallata ad alta intensità, minimizzando il rischio di ipoglicemie e prevenendo eccessivi picchi iperglicemici. I risultati del nostro studio non sono purtroppo generalizzabili ad altri sistemi AHCL dal momento che ciascun sistema di pancreas artificiale utilizza un algoritmo con peculiarità specifiche il cui impatto durante la pratica dell’esercizio andrà valutata nel corso di ulteriori studi.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: I SISTEMI AUTOMATIZZATI IBRIDI AVANZATI PER L'INFUSIONE DI INSULINA: VALUTAZIONE DELL’ANDAMENTO GLICEMICO DURANTE DUE TIPOLOGIE DI ATTIVITÀ FISICA SVOLTE IN FASE POST-PRANDIALE IN SOGGETTI ADULTI AFFETTI DA DM1. STUDIO PILOTA RANDOMIZZATO CROSSOVER.
Tipologia:
Tesi di dottorato
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