«Tra i prosatori d’arte o elzeviristi, certamente Comisso è stato il più grande», dichiarava Pasolini; ma lo scrittore trevigiano resta una figura difficile da incasellare. I lettori lo conoscono soprattutto come narratore di viaggi e di paesaggi (basterà un titolo: L’italiano errante per l’Italia), come diarista di una Grande Guerra avventurosa e antieroica (Giorni di guerra); come sensibile interprete delle epoche della propria vita (Le mie stagioni). Eppure esiste anche un altro Comisso, che gli studi di Giuseppe Sandrini, Emilio Boaretto e Arianna Tiritelli raccolti in questo libro si propongono di portare al centro dell’attenzione. Comisso ha infatti trovato il tempo per riflettere sulla nostra tradizione letteraria e sulla sua difficile convivenza con il più moderno dei generi letterari, il romanzo; per lavorare in archivio sulle relazioni degli ambasciatori e degli agenti segreti della Serenissima e per promuovere un’assai personale edizione delle memorie di Casanova; per collaborare a un settimanale di cultura come «Il Mondo» di Mario Pannunzio, il “direttore ideale” con il quale intrattenne un interessantissimo carteggio, pubblicato per la prima volta in appendice al volume.

Per Giovanni Comisso. Critico, editore, giornalista. In appendice: Carteggio tra Giovanni Comisso e Mario Pannunzio, 1949-1966, trascrizione e note di Arianna Tiritelli

Giuseppe Sandrini
2023-01-01

Abstract

«Tra i prosatori d’arte o elzeviristi, certamente Comisso è stato il più grande», dichiarava Pasolini; ma lo scrittore trevigiano resta una figura difficile da incasellare. I lettori lo conoscono soprattutto come narratore di viaggi e di paesaggi (basterà un titolo: L’italiano errante per l’Italia), come diarista di una Grande Guerra avventurosa e antieroica (Giorni di guerra); come sensibile interprete delle epoche della propria vita (Le mie stagioni). Eppure esiste anche un altro Comisso, che gli studi di Giuseppe Sandrini, Emilio Boaretto e Arianna Tiritelli raccolti in questo libro si propongono di portare al centro dell’attenzione. Comisso ha infatti trovato il tempo per riflettere sulla nostra tradizione letteraria e sulla sua difficile convivenza con il più moderno dei generi letterari, il romanzo; per lavorare in archivio sulle relazioni degli ambasciatori e degli agenti segreti della Serenissima e per promuovere un’assai personale edizione delle memorie di Casanova; per collaborare a un settimanale di cultura come «Il Mondo» di Mario Pannunzio, il “direttore ideale” con il quale intrattenne un interessantissimo carteggio, pubblicato per la prima volta in appendice al volume.
2023
9788855202183
giornalismo, archivi degli scrittori, epistolari
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/1099967
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