Il potere dell’apparenza Percorso storico-critico nell’estetica antica

Negli studi di estetica antica la questione dell’apparenza non è quasi mai stata oggetto di ricerche sistematiche, ma soltanto di indagini particolari, limitate a singoli autori o periodi. Il presente volume si propone di colmare questa lacuna storiografica mediante l’approfondimento di concezioni maturate in un arco di tempo circoscritto ma significativo. Il segmento cronologico preso in esame consente di enucleare alcuni momenti teorici fondamentali della speculazione antica sull’apparenza a cavallo tra V e IV secolo, e si focalizza in particolare sui Pitagorici, Gorgia, Socrate, Senofonte e Platone. Nelle riflessioni direttamente o indirettamente attribuibili a questi pensatori è possibile rinvenire una dialettica tra una dimensione “interiore” (per lo più “invisibile”) ed una “esteriore” (o “visibile”), a partire dalla quale emergono tematiche di importanza decisiva per cogliere il significato del phainesthai nel mondo greco: la produzione di apparenza, la coincidenza virtù-bellezza, il nesso tra interiorità ed esteriorità.