Il 10 agosto 1963 ad Albissola Marina un corteo di scrittori, artisti, galleristi, assessori e persone comuni inaugurava la nuova passeggiata a mare del paese. Non si trattava di una comune opera di riqualificazione urbana, bensì di una autentica e mai vista prima opera d’arte pubblica collettiva. Nel Lungomare degli Artisti, i mosaici di Luigi Caldanzano, Giuseppe Capogrossi, Roberto Crippa, Giambattista De Salvo, Agenore Fabbri, Lucio Fontana, Mario Gambetta, Franco Garelli, Wifredo Lam, Emanuele Luzzati, Mario Porcù, Federico Quatrini, Emanuele Rambaldi, Mario Rossello, Antonio Sabatelli, Eliseo Salino, Aligi Sassu, Antonio Siri e Nino Strada si dispiegavano letteralmente sotto i piedi delle generazioni presenti e, virtualmente, di quelle future. Come si spiega che alla fine dei memorabili ma anche difficili anni ‘50, per il rifacimento della passeggiata a mare di un piccolo paese come Albissola Marina venissero coinvolti venti artisti di fama nazionale e internazionale? La presenza, già negli anni del futurismo, di tanti artisti e ceramisti d’eccezione, poteva da sola giustificare un’opera del genere? Una superficie musiva di quattromila metri quadrati correva liscia e colorata per settecento metri lungo l'arenile. Quei mosaici furono il risultato della combinazione fra arte e tecnica, negli anni in cui l’industria e la cultura italiana raggiungevano l’apice di sviluppo dal secondo dopoguerra. La sfida riuscì, portando con sé una sequenza di problematiche funzionali e tecniche destinate a ripetersi, mai uguali a se stesse, per cinquant’anni, fino ai nostri giorni. Questo libro ricostruisce per la prima volta la storia del Lungomare degli Artisti, mettendone in luce la portata innovativa dal punto di vista artistico, sociale e urbanistico. Alla luce dell’analisi dell’autore il Lungomare degli Artisti può essere visto oggi come uno dei primi esempi in Italia di opera ambientale appositamente realizzata per uno specifico luogo e destinata a mutare, migliorandola, la percezione dello spazio urbano. Nel 1963 il Lungomare degli Artisti si collocava in maniera pionieristica nel panorama internazionale sulla strada dell’intervento artistico volto a migliorare in senso sociale, oltre che estetico, lo spazio collettivo della città. Un’opera aperta, quindi, che si completava con il passaggio continuo e imprevedibile delle persone. Supportata da un ampio corredo di foto e documenti d’epoca (molti dei quali inediti), l’analisi storica si estende al contesto culturale e sociale, locale e nazionale, arrivando a individuare nel rapporto fra arte e tecnica, nel concetto di arte pubblica e nel mosaico architettonico le chiavi primarie di lettura critica del Lungomare degli Artisti. L’autore affronta anche le complesse problematiche conservative che portarono al rifacimento del 2000 e alle successive integrazioni. L’ultima parte del libro mette a confronto le immagini dei mosaici nei diversi e successivi stadi di elaborazione: i bozzetti autografi, i disegni tecnici e i mosaici ambientali nella loro conformazione attuale.
Il Lungomare degli Artisti di Albissola Marina (1963-2013). La nascita dell’arte pubblica in Italia
L. Bochicchio
2013-01-01
Abstract
Il 10 agosto 1963 ad Albissola Marina un corteo di scrittori, artisti, galleristi, assessori e persone comuni inaugurava la nuova passeggiata a mare del paese. Non si trattava di una comune opera di riqualificazione urbana, bensì di una autentica e mai vista prima opera d’arte pubblica collettiva. Nel Lungomare degli Artisti, i mosaici di Luigi Caldanzano, Giuseppe Capogrossi, Roberto Crippa, Giambattista De Salvo, Agenore Fabbri, Lucio Fontana, Mario Gambetta, Franco Garelli, Wifredo Lam, Emanuele Luzzati, Mario Porcù, Federico Quatrini, Emanuele Rambaldi, Mario Rossello, Antonio Sabatelli, Eliseo Salino, Aligi Sassu, Antonio Siri e Nino Strada si dispiegavano letteralmente sotto i piedi delle generazioni presenti e, virtualmente, di quelle future. Come si spiega che alla fine dei memorabili ma anche difficili anni ‘50, per il rifacimento della passeggiata a mare di un piccolo paese come Albissola Marina venissero coinvolti venti artisti di fama nazionale e internazionale? La presenza, già negli anni del futurismo, di tanti artisti e ceramisti d’eccezione, poteva da sola giustificare un’opera del genere? Una superficie musiva di quattromila metri quadrati correva liscia e colorata per settecento metri lungo l'arenile. Quei mosaici furono il risultato della combinazione fra arte e tecnica, negli anni in cui l’industria e la cultura italiana raggiungevano l’apice di sviluppo dal secondo dopoguerra. La sfida riuscì, portando con sé una sequenza di problematiche funzionali e tecniche destinate a ripetersi, mai uguali a se stesse, per cinquant’anni, fino ai nostri giorni. Questo libro ricostruisce per la prima volta la storia del Lungomare degli Artisti, mettendone in luce la portata innovativa dal punto di vista artistico, sociale e urbanistico. Alla luce dell’analisi dell’autore il Lungomare degli Artisti può essere visto oggi come uno dei primi esempi in Italia di opera ambientale appositamente realizzata per uno specifico luogo e destinata a mutare, migliorandola, la percezione dello spazio urbano. Nel 1963 il Lungomare degli Artisti si collocava in maniera pionieristica nel panorama internazionale sulla strada dell’intervento artistico volto a migliorare in senso sociale, oltre che estetico, lo spazio collettivo della città. Un’opera aperta, quindi, che si completava con il passaggio continuo e imprevedibile delle persone. Supportata da un ampio corredo di foto e documenti d’epoca (molti dei quali inediti), l’analisi storica si estende al contesto culturale e sociale, locale e nazionale, arrivando a individuare nel rapporto fra arte e tecnica, nel concetto di arte pubblica e nel mosaico architettonico le chiavi primarie di lettura critica del Lungomare degli Artisti. L’autore affronta anche le complesse problematiche conservative che portarono al rifacimento del 2000 e alle successive integrazioni. L’ultima parte del libro mette a confronto le immagini dei mosaici nei diversi e successivi stadi di elaborazione: i bozzetti autografi, i disegni tecnici e i mosaici ambientali nella loro conformazione attuale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.