Processo penale, giudicato "ingiusto" e rimedi

Il modo in cui l’ordinamento processuale concepisce la res iudicata dice molto della cifra valoriale del processo penale. Al crocevia di opposte esigenze – certezza dei rapporti giuridici, da un lato, bisogno di giustizia in caso di erroneità della decisione irrevocabile, dall’altro – il tema del giudicato vive un grande cambiamento che investe, per rifrazione, l’intero processo, promuovendo nuovi rimedi in grado di gestire le diverse “causali” di ingiustizia della pronuncia che lo definisce. La tutela dei diritti fondamentali, protetti dalla nostra Costituzione, dalla Convenzione europea dei diritti umani e a livello eurounitario, è il filo che lega ogni discorso intorno alla cosa giudicata e alla sua messa in discussione. La questione, che il contributo approfondisce, è di attuale interesse, soprattutto per le modifiche che la recente legge delega per la riforma del processo penale prospetta in ordine ai rimedi post iudicatum, da qualche anno in balia dell’esegesi giurisprudenziale