La presente ricerca, che ha ad oggetto lo studio delle relazioni familiari sorte nell’ambito di situazioni puramente interne agli Stati membri, si propone lo scopo di verificare se, anche in assenza di esercizio della libera circolazione, sia possibile tutelare i rapporti familiari dei cittadini dell’Unione attraverso l’applicazione di principi di derivazione europea. Partendo dall’analisi della nozione di «situazione puramente interna», il lavoro si prefigge di verificare quale sia l’indirizzo giurisprudenziale seguito dalla Corte di giustizia nell’ambito di fattispecie prive di elementi di estraneità, al fine di individuare i principali sviluppi raggiunti dai giudici dell’Unione in merito all’applicazione del diritto europeo a situazioni meramente nazionali e comprendere, così, quale sia l’approccio oggi adottato nei confronti della purely internl rule. Il lavoro intende poi esaminare quali siano i diritti riservati ai cittadini europei sia nell’ambito del ricongiungimento familiare che in materia di riconoscimento degli status. A tal fine, esso si concentra sullo studio della pronuncia Zambrano, a partire dalla quale, grazie al paradigma del «godimento effettivo» del nucleo essenziale dei diritti di cittadinanza, la Corte di giustizia ha sviluppato una specifica prassi giurisprudenziale destinata a salvaguardare le relazioni di famiglia sorte nell’ambito di situazioni puramente interne, nonché sulle sentenze Coman e V.M.A., per un confronto con situazioni aventi carattere cross-border al fine di ricavare alcuni principi estendibili anche alle fattispecie prive di natura transfrontaliera. Nel corso dell’analisi, specifica attenzione viene dedicata ai diritti umani delle persone, filo conduttore di tutte le decisioni analizzate. Partendo dalla premessa che, in seguito all’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, la Carta UE dei diritti fondamentali ha assunto primaria importanza nello spazio europeo, scopo ultimo della ricerca è quello di verificare se sia possibile preservare le relazioni familiari dei cittadini europei applicando agli stessi, anche nelle situazioni prive di transnazionalità, tale strumento sovranazionale. L’analisi si focalizza sullo studio di alcune recenti sentenze della Corte di giustizia, le quali sembrano aprire implicitamente la strada alla suddetta possibilità.

Relazioni familiari e situazioni puramente interne agli Stati membri dell'Unione europea

Greta Bonini
2023-01-01

Abstract

La presente ricerca, che ha ad oggetto lo studio delle relazioni familiari sorte nell’ambito di situazioni puramente interne agli Stati membri, si propone lo scopo di verificare se, anche in assenza di esercizio della libera circolazione, sia possibile tutelare i rapporti familiari dei cittadini dell’Unione attraverso l’applicazione di principi di derivazione europea. Partendo dall’analisi della nozione di «situazione puramente interna», il lavoro si prefigge di verificare quale sia l’indirizzo giurisprudenziale seguito dalla Corte di giustizia nell’ambito di fattispecie prive di elementi di estraneità, al fine di individuare i principali sviluppi raggiunti dai giudici dell’Unione in merito all’applicazione del diritto europeo a situazioni meramente nazionali e comprendere, così, quale sia l’approccio oggi adottato nei confronti della purely internl rule. Il lavoro intende poi esaminare quali siano i diritti riservati ai cittadini europei sia nell’ambito del ricongiungimento familiare che in materia di riconoscimento degli status. A tal fine, esso si concentra sullo studio della pronuncia Zambrano, a partire dalla quale, grazie al paradigma del «godimento effettivo» del nucleo essenziale dei diritti di cittadinanza, la Corte di giustizia ha sviluppato una specifica prassi giurisprudenziale destinata a salvaguardare le relazioni di famiglia sorte nell’ambito di situazioni puramente interne, nonché sulle sentenze Coman e V.M.A., per un confronto con situazioni aventi carattere cross-border al fine di ricavare alcuni principi estendibili anche alle fattispecie prive di natura transfrontaliera. Nel corso dell’analisi, specifica attenzione viene dedicata ai diritti umani delle persone, filo conduttore di tutte le decisioni analizzate. Partendo dalla premessa che, in seguito all’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, la Carta UE dei diritti fondamentali ha assunto primaria importanza nello spazio europeo, scopo ultimo della ricerca è quello di verificare se sia possibile preservare le relazioni familiari dei cittadini europei applicando agli stessi, anche nelle situazioni prive di transnazionalità, tale strumento sovranazionale. L’analisi si focalizza sullo studio di alcune recenti sentenze della Corte di giustizia, le quali sembrano aprire implicitamente la strada alla suddetta possibilità.
2023
Situazioni puramente interne
Relazioni familiari
Carta UE dei diritti fondamentali
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