Cercare il lavoro: dal posto al senso

Il punto di partenza e di arrivo delle riflessioni sviluppate nel capitolo è il senso, e, più in particolare, il senso del lavoro. Si parte dal presupposto che il senso costituisca una dimensione personale, in parte inconoscibile, per certi versi «indicibile», e quella parte di senso che riusciamo a cogliere è espressa attraverso un significato che la persona produce nelle relazioni intersoggettive e traduce quindi il modo personale di intendere il lavoro (o quant’altro), che in tal modo diviene socialmente condiviso. L’insieme dei significati va a comporre la cultura del lavoro, che caratterizza popolazioni e fasi storiche. A partire dalla definizione di senso e significato data in apertura e considerando le traiettorie di mutamento in atto nel mondo del lavoro, vengono individuate alcune dimensioni di significato che cercano di disegnare un altro modo di intendere il lavoro e l’economia. Dimensioni ricostruite nel corso degli anni con lavori di ricerca sul campo, studiando forme economiche che dichiaratamente cercano di esprimere una loro diversità rispetto a quelle dominanti e più tradizionali. Senza trascurare il loro innegabile valore materiale, viene preso in considerazione soprattutto il valore simbolico espresso dalle economie diverse studiate, cercando quindi di leggerle attraverso i significati che esprimono gli attori protagonisti dentro il loro specifico contesto socio-economico-culturale.