In the wills of the medieval and modern periods, the husband often provides that the wife, the future widow, is 'domina et usufructuaria', an indication that on the basis of Roman law makes no sense, since dominion and usufruct are incompatible. Medieval practice and jurisprudence sought to give the clause a meaning that would safeguard respect for the testator's will, a cardinal criterion in testamentary matters, and at the same time not give the widow property of the deceased's heritage, depriving the male heirs of ownership.

Nel testamento in età medievale e moderna il marito prevede spesso che la moglie, futura vedova, sia "domina et usufructuaria", indicazione che sulla base del diritto romano non ha senso, poiché dominio e usufrutto sono incompatibili. La prassi e la scienza giuridica medievale cercano di attribuire alla clausola un significato che salvi il rispetto della volontà del testatore, criterio cardine nella materia testamentaria, e insieme che non attribuisca alla vedova la proprietà dei beni del defunto, privandone i figli maschi eredi.

Alla ricerca della volontà del testatore. La moglie « domina et usufructuaria » nella interpretatio dei giuristi di diritto comune

Rossi, Giovanni
2022-01-01

Abstract

In the wills of the medieval and modern periods, the husband often provides that the wife, the future widow, is 'domina et usufructuaria', an indication that on the basis of Roman law makes no sense, since dominion and usufruct are incompatible. Medieval practice and jurisprudence sought to give the clause a meaning that would safeguard respect for the testator's will, a cardinal criterion in testamentary matters, and at the same time not give the widow property of the deceased's heritage, depriving the male heirs of ownership.
2022
978-2-36170-250-2
usufruct, domina et usufructuaria, widow, will, interpretatio, common law
usufrutto, domina et usufructuaria, vedova, testamento, interpretatio, diritto comune
Nel testamento in età medievale e moderna il marito prevede spesso che la moglie, futura vedova, sia "domina et usufructuaria", indicazione che sulla base del diritto romano non ha senso, poiché dominio e usufrutto sono incompatibili. La prassi e la scienza giuridica medievale cercano di attribuire alla clausola un significato che salvi il rispetto della volontà del testatore, criterio cardine nella materia testamentaria, e insieme che non attribuisca alla vedova la proprietà dei beni del defunto, privandone i figli maschi eredi.
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