Come molti altri aspetti della ricostruzione del passato, il sentire delle donne e degli uomini dei secoli che ci hanno preceduto (sia detto prima ancora di tentarne una definizione) non è certo una scoperta dell’ultima svolta storiografica. Sarebbe possibile rintracciare un filo della curiosità di chi indaga il passato – così come il presente, soprattutto nella specie dell’altrove rispetto alla comunità di appartenenza – nei confronti di questa dimensione dell’esperienza. [...] L’opera evidentemente può offrire solamente un campione di ricerche in corso e possibili. E tuttavia, nel definirne la struttura si è mirato a proporre un panorama non frammentario, organizzato intorno a una serie definita di approcci e nuclei tematici. La diacronia non è l’asse portante di organizzazione dell’indice, ma chi legge potrà trovare sia all’interno dei saggi sia nella loro disposizione più di uno spunto per aiutare a cogliere le trasformazioni che ebbero luogo nell’arco del periodo considerato. Come si è accennato nella Premessa, altri piani sui quali si è puntato a esplorare la ricca esperienza umana dell’epoca hanno offerto la varietà degli spazi e dei contesti, dei soggetti e delle pratiche, dei sensi e degli affetti, così come delle comunità e delle relazioni che se ne sono nutrite e a loro volta hanno contribuito a forgiarli. umana che risale fino alle origini dello sguardo storico. Certo, nella sua variante erodotea, proto-etnografica, anziché tucididea; ma si tratta pur sempre di uno dei due corsi che, con le variazioni del caso, ha seguito la corrente della storiografia occidentale lungo l’arco di millenni. Ma non è questo percorso che si intende seguire in queste pagine
Introduzione: verso una storia dell’esperienza
Alessandro Arcangeli
2023-01-01
Abstract
Come molti altri aspetti della ricostruzione del passato, il sentire delle donne e degli uomini dei secoli che ci hanno preceduto (sia detto prima ancora di tentarne una definizione) non è certo una scoperta dell’ultima svolta storiografica. Sarebbe possibile rintracciare un filo della curiosità di chi indaga il passato – così come il presente, soprattutto nella specie dell’altrove rispetto alla comunità di appartenenza – nei confronti di questa dimensione dell’esperienza. [...] L’opera evidentemente può offrire solamente un campione di ricerche in corso e possibili. E tuttavia, nel definirne la struttura si è mirato a proporre un panorama non frammentario, organizzato intorno a una serie definita di approcci e nuclei tematici. La diacronia non è l’asse portante di organizzazione dell’indice, ma chi legge potrà trovare sia all’interno dei saggi sia nella loro disposizione più di uno spunto per aiutare a cogliere le trasformazioni che ebbero luogo nell’arco del periodo considerato. Come si è accennato nella Premessa, altri piani sui quali si è puntato a esplorare la ricca esperienza umana dell’epoca hanno offerto la varietà degli spazi e dei contesti, dei soggetti e delle pratiche, dei sensi e degli affetti, così come delle comunità e delle relazioni che se ne sono nutrite e a loro volta hanno contribuito a forgiarli. umana che risale fino alle origini dello sguardo storico. Certo, nella sua variante erodotea, proto-etnografica, anziché tucididea; ma si tratta pur sempre di uno dei due corsi che, con le variazioni del caso, ha seguito la corrente della storiografia occidentale lungo l’arco di millenni. Ma non è questo percorso che si intende seguire in queste pagineI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.