Frankenstein’s creature views happiness on the one hand as the chance of inclusion in society and on the other as the possibility of seeing himself reflected in his fellow human beings: in both cases validation and acceptance, while yearning to be seen as having rights despite his unprecedented condition beyond any norm. The rejection the creature suffers at the hands of society and even his own creator, Victor Frankenstein, triggering rage and the desire for revenge that will end in tragedy springs from his perception of an injustice suffered and a right (to happiness) denied.

La creatura di Frankenstein vede la felicità da un lato come possibilità di inclusione nella società e dall'altro come possibilità di vedersi riflesso nei suoi simili: in entrambi i casi la convalida e l'accettazione, mentre anela a vedersi riconosciuto un diritto nonostante la sua condizione inedita e fuori da ogni norma. Il rifiuto che la creatura subisce per mano della società e persino del suo stesso creatore, Victor Frankenstein, scatenando la rabbia e il desiderio di vendetta che sfocerà in tragedia, nasce dalla percezione di un'ingiustizia subita e di un diritto (alla felicità) negato.

Il diritto del mostro alla felicità: l’utopia negata

Rossi, Giovanni
2022-01-01

Abstract

Frankenstein’s creature views happiness on the one hand as the chance of inclusion in society and on the other as the possibility of seeing himself reflected in his fellow human beings: in both cases validation and acceptance, while yearning to be seen as having rights despite his unprecedented condition beyond any norm. The rejection the creature suffers at the hands of society and even his own creator, Victor Frankenstein, triggering rage and the desire for revenge that will end in tragedy springs from his perception of an injustice suffered and a right (to happiness) denied.
2022
9788896419625
Frankenstein, monster, right to happiness, Mary Shelley, eighteenth-century natural law, natural rights
Frankenstein, mostro, diritto alla felicità, Mary Shelley, giusnaturalismo settecentesco, diritti naturali
La creatura di Frankenstein vede la felicità da un lato come possibilità di inclusione nella società e dall'altro come possibilità di vedersi riflesso nei suoi simili: in entrambi i casi la convalida e l'accettazione, mentre anela a vedersi riconosciuto un diritto nonostante la sua condizione inedita e fuori da ogni norma. Il rifiuto che la creatura subisce per mano della società e persino del suo stesso creatore, Victor Frankenstein, scatenando la rabbia e il desiderio di vendetta che sfocerà in tragedia, nasce dalla percezione di un'ingiustizia subita e di un diritto (alla felicità) negato.
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