Il soggiorno veneziano di Marcantonio Raimondi (1507-1508 ca.) rappresenta un episodio di impasse storiografica rispetto alla sua produzione grafica. Gli studi sull’incisore hanno infatti chiarito il ruolo dell’antico quale fonte di ispirazione iconografica e stilistica tanto a Roma quanto nella formazione bolognese. D’altro canto, le opere realizzate a Venezia da Marcantonio sono affrontate fino alle soglie del XX secolo quasi esclusivamente sul solco del rapporto con Albrecht Dürer e la grafica nordica, per poi aprirsi tiepidamente al confronto con la scuola veneziana. Il contributo intende muovere dalla vicenda storiografica del soggiorno veneziano di Marcantonio, a partire dalle Vite del Vasari nell’edizione del 1568, e osservare la lenta emancipazione critica rispetto alla prospettiva di analisi. Si procederà quindi con l'osservazione delle opere grafiche di Marcantonio in relazione alla cultura antiquaria veneziana: i disegni e le incisioni realizzati in tale ristretto torno di tempo testimoniano non solo dello studio, anche in chiave antiquaria, dell’opera di Dürer, ma si pongono soprattutto in un serrato dialogo – nei limiti di una conoscenza lacunosa – sia con le antichità collezionate e conservate a Venezia, sia con il più ampio spettro della ricerca artistica di ispirazione antiquaria.
Oltre Vasari: per una prospettiva antiquaria nella grafica veneziana di Marcantonio Raimondi
Emanuele Castoldi
2021-01-01
Abstract
Il soggiorno veneziano di Marcantonio Raimondi (1507-1508 ca.) rappresenta un episodio di impasse storiografica rispetto alla sua produzione grafica. Gli studi sull’incisore hanno infatti chiarito il ruolo dell’antico quale fonte di ispirazione iconografica e stilistica tanto a Roma quanto nella formazione bolognese. D’altro canto, le opere realizzate a Venezia da Marcantonio sono affrontate fino alle soglie del XX secolo quasi esclusivamente sul solco del rapporto con Albrecht Dürer e la grafica nordica, per poi aprirsi tiepidamente al confronto con la scuola veneziana. Il contributo intende muovere dalla vicenda storiografica del soggiorno veneziano di Marcantonio, a partire dalle Vite del Vasari nell’edizione del 1568, e osservare la lenta emancipazione critica rispetto alla prospettiva di analisi. Si procederà quindi con l'osservazione delle opere grafiche di Marcantonio in relazione alla cultura antiquaria veneziana: i disegni e le incisioni realizzati in tale ristretto torno di tempo testimoniano non solo dello studio, anche in chiave antiquaria, dell’opera di Dürer, ma si pongono soprattutto in un serrato dialogo – nei limiti di una conoscenza lacunosa – sia con le antichità collezionate e conservate a Venezia, sia con il più ampio spettro della ricerca artistica di ispirazione antiquaria.File | Dimensione | Formato | |
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